25 giu

Voto in condotta e giudizi alla primaria, slitta la riforma di Valditara. Scopriamo assieme il perché...

Aggiornamento: 26 giu

La riforma sulla valutazione e sul voto in condotta voluta dal Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, molto probabilmente...

La riforma sulla valutazione e sul voto in condotta voluta dal Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, molto probabilmente non entrerà in vigore già dal prossimo settembre 2024 ma subirà uno slittamento all'anno scolastico 2025/2026.

Il testo, infatti, si trova bloccato in Commissione Istruzione e cultura.

Bisogna, a tal fine, ricordare che anche dopo l’approvazione del provvedimento in Commissione Cultura e l’approdo della riforma in Aula, l'iter procedimentale da seguire non sarà terminato ma occorrerà un ulteriore passaggio.

Per quanto concerne la riforma sulla condotta e la valutazione sarà un’ordinanza ministeriale, emanata successivamente all’approvazione del disegno di legge, a stabilire ulteriormente i contorni normativi. Un regolamento che il Ministero dovrà pubblicare entro 180 giorni dalla pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale.

Senza un disegno di legge approvato in via definitiva non si potrà avere neppure l'ordinanza ministeriale.

Analizziamo assieme alcuni degli aspetti più rilevanti di tale riforma.

GIUDIZI SINTETICI ALLA SCUOLA PRIMARIA

Secondo il disegno di legge la valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno della scuola primaria è espressa collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione.

Per le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado, la valutazione del comportamento è espressa in decimi, fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249.

Si abbandona così la riforma del 2020 che prevedeva giudizi descrittivi.

Voto in pagella nella scuola primaria, Valditara: "La riforma non ha mai previsto voti, operazione di chiarezza nell’interesse delle famiglie e degli stessi studenti"(CLICCA QUI).

Il Ministro ha precisato che non si tratta di un ritorno al vecchio sistema di voti numerici. I giudizi sintetici saranno correlati ai livelli di apprendimento raggiunti. L’obiettivo principale è quello di migliorare la comunicazione con le famiglie e di dare maggiore valore all’esperienza valutativa delle scuole.

La riforma prevede inoltre l’obbligatorietà delle valutazioni in decimi nel primo quadrimestre per tutti i gradi di istruzione.

Voto in condotta e sospensione studenti

Il disegno di legge pone il suo accento proprio sul voto in condotta, che diventerà molto importante e sarà considerato nell’arco dell’intero anno scolastico, anziché solamente per quadrimestre.

Alle medie e alla superiori chi non raggiungerà almeno il 6 come voto in condotta verrà automaticamente bocciato. L’insufficienza è prevista nel caso di mancanze disciplinari gravi e reiterate durante il corso di tutto l'anno scolastico.

Soltanto per quanto riguarda le scuole superiori, nel caso in pagella si ottenga un voto in condotta pari a 6 si avrà un debito formativo, da superare con un elaborato di educazione civica.

La riforma prevede anche l’introduzione di attività di cittadinanza solidale.

In tale maniera l'allontanamento dalla scuola, fino a un massimo di due giorni, comporterà il coinvolgimento dello studente in attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare; l'allontanamento dalla scuola di durata superiore a due giorni comporterà lo svolgimento, da parte dello studente, di attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche e individuate nell'ambito degli elenchi predisposti dall'amministrazione periferica del Ministero dell'istruzione e del merito. Tali attività, se deliberate dal consiglio di classe, possono proseguire anche dopo il rientro in classe dello studente, secondo princìpi di temporaneità, gradualità e proporzionalità.