Ciò che si comprende è che si può tutelare prontamente l’integrità e la dignità dei minori solo attraverso la segnalazione, la denuncia: non bisogna mai farsi intimidire…
Quando si affronta il delicato tema degli abusi sui minori un ruolo fondamentale viene svolto proprio dalla scuola, sempre pronta ad individuare e segnalare prontamente ogni comportamento, atteggiamento o piccolo dettaglio che possa consentire di intervenire tempestivamente in aiuto dei minori.
Ciò è stato confermato da Stefania Nuccio, dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo di Biella 3, la quale, in un'intervista rilasciata alla Stampa, ha sottolineato il ruolo primario della scuola nella lotta contro gli abusi sui minori.
In particolare la dirigente ha posto l'accento sull'importanza di soffermarsi sui piccoli particolari, quali ad esempio un livido, la realizzazione di un disegno sospetto da parte di uno studente, una frase pronunciata in un determinato contesto, tutte manifestazioni che vanno interpretate dagli insegnanti e dagli operatori scolastici ponendosi al di sopra del mero significato materiale e scandagliando in profondità al fine di fungere da aiuto concreto nei confronti dei minori, spesso vessati, maltrattati o vittime di abuso.
A tal proposito, Stefania Nuccio ha così dichiarato: “Ricordo un caso in cui il disegno di una bambina ci ha portato a scoprire una brutta storia di abusi. La sensibilità e l’attenzione del personale scolastico sono fondamentali, soprattutto con gli adolescenti, che tendono a confidarsi maggiormente con i coetanei”.
La dirigente, inoltre, ha spiegato come non occorra aver paura di eventuali ritorsioni in caso di segnalazione ed ha precisato: "Non bisogna lasciarsi intimidire. Se un insegnante ha timore, sono pronta a farmi carico io della segnalazione, assumendomi ogni responsabilità".
Imprescindibile è una interrelazione di scambio continuo con la Procura, le forze dell'ordine ed i servizi sociali al fine di garantire un supporto concreto e duraturo. A tali considerazioni si aggiunge il pensiero di Emanuela Verzella, neo consigliere regionale e dirigente scolastica, la quale ha affermato che è importante che il personale scolastico venga formato adeguatamente per far fronte a tali situazioni, necessitano corsi specifici di formazione. Ha poi riferito: "Un insegnante che sospetta un caso di abuso ha il dovere di segnalarlo immediatamente alla Procura, senza indugio. La scuola non è un organo investigativo, ma ha la responsabilità di tutelare i minori e garantire la loro sicurezza”.
Alla luce di tali considerazioni possiamo soffermarci su di un aspetto sicuramente molto importante: gli insegnanti svolgono un ruolo chiave nella lotta contro gli abusi sui minori. Infatti sono proprio gli insegnanti che devono cogliere precocemente alcuni segnali così da garantire un intervento concreto e tempestivo. La scuola deve prestare attenzione ad ogni piccolo dettaglio: bisogna valutare e monitorare accuratamente il comportamento del minore che tende spesso ad isolarsi, ad essere triste, a non voler tornare a casa. Si tratta di piccoli dettagli che possono far trapelare un malessere fisico o psichico. Dietro un atteggiamento schivo e ritroso potrebbe nascondersi una situazione drammatica e gli insegnanti sono in prima linea responsabili della tutela dei minori, dovendo garantire loro un supporto reale e duraturo. Ciò che si comprende è che si può tutelare prontamente l’integrità e la dignità dei minori solo attraverso la segnalazione, la denuncia: non bisogna mai farsi intimidire ma agire con coraggio e determinazione.
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