Bernini: "Università del Piemonte Orientale è un ponte tra la storia e il futuro. Modello per un ateneo che agisce locale e pensa globale. Per costruire l’Italia del domani dobbiamo partire dalle ragazze e dai ragazzi, dobbiamo dare loro la miglior offerta formativa possibile che sia in grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato del lavoro"
"Università del Piemonte Orientale è un ponte tra la storia e il futuro. Modello per un ateneo che agisce locale e pensa globale. Per costruire l’Italia del domani dobbiamo partire dalle ragazze e dai ragazzi, dobbiamo dare loro la miglior offerta formativa possibile che sia in grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato del lavoro. Dalla lotta alle malattie rare, al cambiamento climatico, dalla transizione energetica e dalle nuove tecnologie digitali, all’Intelligenza artificiale, ai Big Data, alla cybersecurity: solo l’università può dare delle risposte.
Come? Concedendo più flessibilità nei percorsi formativi, integrando diverse forme di didattica, garantendo contaminazione grazie alle conoscenze trasversali tra corsi e superando il modello tradizionale della lezione unidirezionale in favore di un modello aperto, basato sullo scambio continuo docente-studente. È stato un vero onore per me partecipare questa mattina all’inaugurazione del XXVI anno accademico dell’Università del Piemonte Orientale insieme al Presidente Serio Mattarella. Grazie al Magnifico Rettore, Gian Carlo Avanzi, al Presidente Regione Piemonte, Alberto Cirio per avermi accolta.
I miei più sinceri complimenti a Mariella Enoc insignita della laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia per aver saputo riscrivere la storia del management italiano e internazionale in campo sanitario. Stiamo ragionando, alla luce di alcune proposte parlamentari, su come migliorare le modalità di accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Abbiamo il dovere di concedere a tutti gli studenti interessati la possibilità di coltivare il loro sogno. Come ha ricordato il Capo dello Stato, garantire il diritto allo studio vuol dire innanzitutto dare la certezza, a chi non ha mezzi economici, a chi ha meno opportunità. Con borse di studio, con alloggi, se fuori sede, con rette agevolate, con sgravi fiscali. Ma vuol dire anche riconoscere le qualità a chi più si impegna, a chi più si alimenta dello studio e della conoscenza".
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di VALENTINA ZIN
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