A parlare è la mamma di Uma, bambina con disabilità costretta a trascorrere una difficile estate
“Vorreiprendereiltreno ETS racconta’’
Stella, mamma di Uma:
"Non dico che l’estate è brutta.
Infatti è bella per chi non ha problemi, per chi ha soldi e tempo per godersela.
Per noi sono tre mesi di agonia con i centri di riabilitazione che non chiudono manco ad agosto e che ti dimettono se ti permetti di portare tuo/tua figlia in vacanza.
Con le visite mediche che non sei riuscita a fare prima.
Con centri estivi che non prendono i bimbi con disabilità o se lo fanno, solo per poche ore e non con rapporto 1:1 come spesso è necessario.
Con il caldo asfissiante che imprigiona in casa chi ha delle patologie o disabilità che non vanno d‘accordo con le alte temperature.
Con la noia continuativa che i bambini dovrebbero subire solo in piccola parte.
Con la programmazione e la burocrazia da espletare in anticipo.
Insomma per tanti l’estate è bellissima per altri non è altro che una prigionia di tre mesi per tutti gli anni a venire. "
Uma Profilo
In foto Uma
di ISABELLA CASTAGNA
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