"L’onere del reperimento delle risorse necessarie a finanziare le misure espansive, pari a circa 25 miliardi di euro, ricadrà infatti su ministeri ed enti pubblici, che dovranno affrontare “tagli significativi”...
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha rassicurato famiglie e imprese: la manovra di bilancio 2025 sarà “equilibrata” e non richiederà loro alcun sacrificio. Quelli ricadranno sulle strutture pubbliche: l’onere del reperimento delle risorse necessarie a finanziare le misure espansive, pari a circa 25 miliardi di euro, ricadrà infatti su ministeri ed enti pubblici, che dovranno affrontare “tagli significativi”. Lo ha annunciato lo stesso Giorgetti precisando che il Consiglio dei Ministri per l’esame del Documento programmatico di bilancio (Dpb) si riunirà il 15 ottobre.
Anief ritiene questa decisione comprensibile ma impossibile da applicare sul comparto Istruzione, Università e Ricerca: “Togliere anche un solo euro dalla scuola e ai suoi dipendenti avrebbe il sapore della beffa – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché si farebbe cassa su un comparto al quale negli anni è stato dato molto ma molto meno di quello che si doveva: se si verifica la spesa per questi comparti rispetto al Pil, l’Italia è fortemente indietro e dobbiamo piuttosto recuperare il terreno perduto con investimenti ulteriori.
Come pure con gli stipendi dei docenti e Ata: non è possibile fermarsi al 6% scarso di aumento se l’inflazione in due anni supera il 15% di incremento. Alla scuola mancano diversi miliardi, altro che tagli. Al ministro Giorgetti – conclude Pacifico - questo va ricordato e noi lo faremo ogni giorno fino all’approvazione della prossima legge di Bilancio”.
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di LA REDAZIONE
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