Ecco allora che i genitori che credono nell'importanza dell'educazione, così come gli insegnanti che svolgono il loro mestiere con estrema passione, si ritrovano ad essere simili a dei salmoni che nuotano...
L'educazione rappresenta il presupposto principale affinché in futuro possa aversi una moltitudine di giovani assennati, responsabili, capaci di autogestirsi, determinati nel perseguire delle mete, dotati di capacità di discernimento grazie alla quale comprendere quale sia la strada migliore da percorrere, distinguendo il bene dal male.
Nonostante tali aspetti vantaggiosi, l'arte di educare sembra aver perso la sua funzione principale per essere relegata, marginalmente, in secondo piano.
La scrittrice Susanna Tamaro in merito a tale questione si è così espressa:
"Il bambino-erba al posto del bambino-albero. Il bambino che cresce senza imposizioni di sorta e quello che viene accompagnato con fermezza nel suo sviluppo. Il bambino che viene visto e quello che invece viene ignorato. La distrazione al posto dell'attenzione. Il figlio che viene difeso con le unghie e con i denti e quello a cui è possibile e giusto fare delle critiche. Il ragazzo che un giorno saprà affrontare i problemi e quello che ne verrà sopraffatto".
Ecco allora che i genitori che credono nell'importanza dell'educazione, così come gli insegnanti che svolgono il loro mestiere con estrema passione, si ritrovano ad essere simili a dei salmoni che nuotano controcorrente.
Si è infatti ormai sviluppata l'idea che mettere al mondo un bambino significhi esclusivamente esser in grado di allevarlo, trascurando aspetti fondamentali per lo sviluppo e la crescita dei giovanissimi, troppo spesso abbandonati a se stessi e senza alcun punto di riferimento.
Vi sono dei principi pedagogici basilari che devono essere seguiti: un bambino deve essere educato in maniera tale che il genitore conservi la sua autorevolezza, senza assecondare ogni suo capriccio, preservando la sua capacità di autodeterminazione, essendo consapevoli che sia fortemente nocivo l'utilizzo eccessivo di tablet e smartphone.
Non si tratta di mere regole astratte ma di principi concreti che devono trovare un'immediata applicazione: è necessario vigilare sui bambini finché sono piccoli e fragili per poi, nel corso della crescita, mostrargli con fermezza la strada da percorrere, per metterli nelle condizioni di evitare i rischi e saper affrontare i pericoli.
Questo è il verso significato dell'educazione: dare ai giovani gli adeguati strumenti per poter discernere il bene dal male, comprendendo fino in fondo quale sia la strada giusta da percorrere, sottolineando come sia importante la costanza e la pazienza nell'ambito del processo educativo, insegnando alle nuove generazioni cosa significhi rispettare le regole, riscoprendo se stessi e sviluppando la propria personalità, senza mai essere fragili e manipolabili.
Non esistono manuali di istruzioni, non esiste un genitore o un insegnante perfetto, ma occorre prendersi cura dei bambini fin dalla loro infanzia, dedicando loro quelle cure che permetteranno di crescere in maniera sana ed equilibrata, accompagnandoli con fermezza nel loro sviluppo, così da trasformare i bambini in adulti consapevoli, in grado di gestire le emozioni più difficili e contrastanti, senza però mai perdersi d'animo o farsi sopraffare.
Solo imparando a gestire le proprie emozioni si potrà anche imparare a vivere, un'arte che non conosce segreti ma che richiede tanta esperienza e sperimentazione.
di VALENTINA TROPEA