Anief: "La modestia degli stipendi del personale scolastico non è solo dettata dalla scarsità di risorse pubbliche portate dall’amministrazione ai tavoli di contrattazione: spesso le buste paga di insegnanti e personale Ata sono sottodimensionate anche per colpa dell’amministrazione scolastica che..."
La modestia degli stipendi del personale scolastico non è solo dettata dalla scarsità di risorse pubbliche portate dall’amministrazione ai tavoli di contrattazione: spesso le buste paga di insegnanti e personale Ata sono sottodimensionate anche per colpa dell’amministrazione scolastica che nega, applicando norme palesemente ingiuste e discriminanti, il rispetto di diritti basilari. Adesso, il sindacato Anief dice però basta: per opporsi però serve la collaborazione diretta dei lavoratori. È a loro che si rivolge, quindi, la campagna Anief di screening gratuita “Non un euro di meno”, attraverso la quale si intende verificare lo stato di servizio di ognuno.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha spiegato, ai microfoni dell’agenzia Teleborsa, che con questa nuova iniziativa il sindacato da lui guidato intende "chiedere ai lavoratori di lasciarsi informare e di riuscire a verificare, di consultare qual è il proprio stato di servizio, ma soprattutto quali sono i diritti che sono stati loro negati, specialmente per chi ha avuto anni di precariato, anche se non solo".
"Questo perché Anief, già da anni promuove ricorsi - ha sottolineato il sindacalista - grazie alle vittorie in Corte di giustizia europea per far applicare il diritto dell'Unione e disapplicare le norme contrattuali e legislative nazionali laddove vanno in contrasto col diritto della stessa UE. Stiamo parlando quindi di scatti di anzianità, di salari accessori, retribuzione professionale ai docenti, contributo individuale accessorio per il personale ATA. Ma stiamo parlando anche del pagamento delle ferie non godute, della ricostruzione di carriera incompleta, come pure del servizio svolto nella scuola paritaria. Infine, anche della formazione che andava retribuita, dei permessi retribuiti e dell'abuso dei contratti a termine". Tutte questioni che possono essere affrontate, una ad una, con il supporto dei legali e degli esperti del sindacato.
Pacifico ha quindi detto che "la campagna ‘Non un euro di meno’ intende recuperare anche quella indennità di vacanza contrattuale che non è stata allineata all'inflazione: stiamo parlando di più di 4.000 euro di arretrati da recuperare attraverso un apposito ricorso, quindi è importante partecipare a tutte le assemblee che stiamo facendo in tutta Italia e ai seminari anche sul rinnovo del contratto".
di LA REDAZIONE
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