"Secondo Pacifico, “l’incremento di 10 punti del numero di insegnanti specializzati in sostegno, passato dal..."

“L’importante incremento degli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane evidenziato in queste ore dall’Istat, assieme all’aumento di insegnanti e l’alta percentuale tra loro di non specializzati, rappresentano delle criticità importanti che chi governa l’Istruzione non può più ignorare: 75mila alunni certificati in più nell’ultimo quinquennio (+26%), per un totale 359mila iscritti, 246mila insegnanti di sostegno impiegati, di cui 66mila insegnanti non specializzati, rappresentano un vulnus non più rimandabile”. Lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a commento del report sull'integrazione scolastica degli alunni disabili realizzato dall’Istat.
Secondo Pacifico, “l’incremento di 10 punti del numero di insegnanti specializzati in sostegno, passato dal 63% al 73% in quattro anni, non deve fare illudere. Il dato drammatico di questo importantissimo insegnamento nelle nostre scuole è che circa il 50% dei posti continua ad essere assegnato a personale precario, di cui la metà nemmeno specializzato: ciò comporta un’altissima discontinuità didattica, perchè il 57% degli alunni con disabilità continua a cambiare l’insegnante per il sostegno da un anno all'altro, spesso anche più volte nel corso del medesimo anno scolastico. E questo produce danni formativi immani”.
Il leader del giovane sindacato ritiene che “sul sostegno agli alunni con disabilità è ora di cambiare registro, altrimenti si rischia di entrare in un tunnel sempre più nero e profondo dal quale sarà sempre più difficile uscire. Cominciamo con il cambiare le regole sulla formazione, prevedendo la specializzazione, non più a pagamento e a numero chiuso, per tutti coloro, anche di ruolo, che esprimono la volontà di specializzarsi in didattica speciale: il titolo si deve basare su corsi che devono essere organizzati tenendo conto delle esigenze territoriali, quindi della domanda legata a dove c’è bisogno di insegnanti di sostegno, e non seguendo le richieste degli atenei”.
Secondo Pacifico, infine, “occorre anche cancellare una volta per tutte i posti in organico di fatto: le cattedre in deroga sono la rovina dell’insegnamento agli alunni disabili. Vanno tutte spostate nell’organico di diritto, prevedendo un piano progressivo di immissioni in ruolo straordinario, da graduatorie di merito e Gps, su tutti gli oltre 100mila posti che a quel punto risulteranno vacanti e disponibili”.
Il giovane sindacato ha più volte espresso il suo parere negativo sulla possibilità per le famiglie, introdotta per il prossimo anno scolastico con il decreto ministeriale n. 32 del 26 febbraio 2025, di scegliere quale insegnante di sostegno precario va confermato: per Anief non solo compromette il principio del merito, ma mette anche in discussione la professionalità dei docenti, di professionisti che quotidianamente collaborano con il consiglio di classe di cui fanno parte integrante svolgendo un ruolo essenziale e centrale nel percorso educativo.
In conclusione, secondo l’Ufficio legale Anief, il DM 32/25, che fa scegliere il docente di sostegno precario alle famiglie, risulta fortemente incostituzionale, illegittimo e inadeguato ad individuare gli insegnanti di sostegno sulla base della meritocrazia, delle norme che regolano il reclutamento scolastico e delle procedure che da sempre permettono di individuare l’insegnante più adatto all’alunno con disabilità: per tutti questi motivi il sindacato Anief ha deciso di avviare dei ricorsi gratuiti contro la conferma supplenti di sostegno sulla base del giudizio espresso dalle famiglie. Gli insegnanti, tutti, non sono dei badanti ma professionisti. E il merito va rispettato.
LE ELEZIONI RSU DI APRILE 2025
Per raggiungere questi e altri obiettivi, non solo sul sostegno, il giovane sindacato ha bisogno di sempre più forza ai tavoli delle trattative: per questo motivo invia un appello a tutti i lavoratori della scuola perché procedano con la loro candidatura alle prossime elezioni Rsu di metà aprile 2025 nella lista Anief. Il personale Ata e docente si può candidare con fino al prossimo 14 marzo.
LE PIATTAFORME
In vista del rinnovo delle Rsu dei comparti Istruzione e Ricerca, Anief ha predisposto una nuova piattaforma politico sindacale contenente gli obiettivi da raggiungere attraverso la contrattazione con la parte pubblica. L’azione del giovane sindacato si svilupperà per raggiungere la parità di trattamento giuridica ed economica tra personale precario e di ruolo, l’allineamento degli stipendi all'inflazione e alla media europea, l’introduzione di una indennità di sede, di incarico a tempo determinato, di burnout, di continuità su posti di sostegno.
Il sindacato autonomo insisterà anche per l’eliminazione dei vincoli alla mobilità e assegnazioni provvisorie, trasferimenti sul 100% dei posti, il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria e finestra in uscita a 63 per la pensione di vecchiaia, la revisione dei gradoni di anzianità (con aumenti ogni 4 anni) e armonizzazione tra gradi e ordini differenti. Inoltre, l’organizzazione sindacale autonoma punterà all’aumento della retribuzione del lavoro straordinario, all’allineamento dei livelli professionali del personale ATA e riconoscimento ad EQ della dirigenza amministrativa con RIA, alla valorizzazione del middle management e delle figure di sistema, allo stanziamento di risorse aggiuntive per l'istruzione, abolizione trattenuta TFR e adesione volontaria al fondo Espero.
Scarica la piattaforma per il personale Ata e le piattaforme per il personale degli Atenei, Enti di Ricerca, Afam.