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Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati sostiene con forza il grido di una madre: la stabilizzazione è l’unica via per garantire la continuità didattica...
La questione dei docenti di sostegno e della loro stabilizzazione per garantire la continuità didattica rappresenta una questione estremamente delicata, degna di un'attenta riflessione, per comprendere fino in fondo quanto sia importante prendersi cura degli studenti più fragili, garantendo loro benessere ed un adeguato percorso educativo e di crescita.
A tal proposito su Today24 una giovane madre racconta la sua storia, esprimendo il suo disappunto, la sua delusione ed il suo dolore per la situazione inaccettabile che sta vivendo negli ultimi mesi: suo figlio di 7 anni con disabilità si è ritrovato a dover affrontare il cambio di ben sei insegnanti di sostegno in poco più di quattro mesi.
«Credo sia realmente inammissibile che, ripeto, nel 2025, in un contesto notevolmente più cosciente e informato in realtà si sia rimasti fermi e immobili. Bene, allora do io voce al mio bambino e do io voce a questi sgradevoli scenari. Non è forse il caso che qualsiasi bambino che necessita di apposite cure ed attenzioni, venga data giusta ed adeguata priorità organizzando adeguatamente? La scuola è un’opportunità di crescita per tutti, attraverso un percorso non sempre semplice ma se documentato, di sicuro per tutti i bambini, nessuno escluso. Mi permetto, quindi, di “urlare” il mio disappunto, la mia frustrazione, la mia delusione e il mio dolore per un percorso che stiamo portando avanti con una fatica indescrivibile tralasciando anche le più semplici regole di umanità, civiltà, rispetto per gli altri. Perché nessuno pensa al benessere dei bambini? Io non riesco davvero a capire», queste le toccanti parole della giovane madre di Gela.
Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati sostiene con forza il grido di una madre: la stabilizzazione è l’unica via per garantire la continuità didattica!
"Una madre denuncia su Today24 una situazione inaccettabile: suo figlio con disabilità ha dovuto affrontare il cambio di sei insegnanti di sostegno in appena quattro mesi. Un turnover drammatico che spezza la stabilità emotiva del bambino e compromette gravemente il suo percorso educativo. Questa discontinuità non è solo un fallimento organizzativo, ma una violazione del diritto all’inclusione e al supporto che ogni alunno merita.
Non bastano leggi e normative sulla carta: il sistema scolastico italiano dimostra una cronica incapacità di pianificare e garantire il benessere degli studenti più fragili. La precarietà dei docenti di sostegno è il cuore del problema. Senza stabilità nelle figure educative, è impossibile costruire un percorso sereno e inclusivo.
Infatti, la madre afferma: “Non è forse la scuola che dovrebbe far da collante con appositi docenti di sostegno?” È proprio questa figura a essere fondamentale per l'inclusione, per creare un ambiente che non solo rispetti, ma incoraggi la diversità.
È tempo di agire! La stabilizzazione dei docenti precari non è solo una soluzione, ma un’urgenza. Solo con figure professionali stabili e dedicate si può assicurare la continuità didattica indispensabile per offrire a tutti gli studenti, specialmente quelli con disabilità, pari opportunità di crescita. È una responsabilità che il sistema scolastico non può più rimandare. La scuola deve diventare davvero il luogo di inclusione e supporto che promette di essere", queste le significative considerazioni del Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati.
di VALENTINA TROPEA
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