Sostegno Indire: corsi al via, specializzerà 80 mila docenti. Anief chiede di partire il prima possibile e di abbattere i costi
- La Redazione
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"Sul sostegno sappiamo tutti quanto la situazione sia allarmante: su 110.000 docenti di sostegno, ben 80.000 sono privi di specializzazione e..."

È a un passo dalla pubblicazione il decreto interministeriale, previsto dagli articoli 6 e 7 del Decreto-Legge 71/2024, che darà ufficialmente il via ai nuovi percorsi di specializzazione sul sostegno organizzati dell’Indire: ad accelerare i tempi è stato il consenso ad avviare i percorsi formativi, organizzati in modalità telematica, prodotto dal Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica. I docenti che potranno presentare domanda per frequentare i corsi di specializzazione sono coloro che hanno svolto almeno tre anni di servizio su posto di sostegno nello stesso grado scolastico, ma anche quelli già in possesso di titolo di specializzazione conseguito all’estero, attualmente in attesa del riconoscimento con contestuale rinuncia al contenzioso.
“Sul sostegno – ha commentato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sappiamo tutti quanto la situazione sia allarmante: su 110.000 docenti di sostegno, ben 80.000 sono privi di specializzazione e questo non assolve il diritto degli studenti ad avere i loro insegnanti esperti di didattica speciale. I corsi specializzanti Indire rivolti ai precari di sostegno, annunciati più volte dal Ministro dell’Istruzione e del Merito e che dovrebbero partire su più tranche, diventano quindi necessari, perchè gli studenti hanno diritto ad avere i loro insegnanti specializzati. Sarebbe bene, a nostro avvisto, procedere in fretta con la specializzazione per tutti coloro che lo richiedono e di abbattere i costi di iscrizione: perché è evidente che la mancata liberalizzazione del numero chiuso nelle Università, proposta dal sindacato, abbia aggravato la situazione, causando addirittura un numero di candidati inferiore ai posti banditi in alcuni concorsi”.
“Come norma madre – incalza Pacifico - continuiamo a chiedere con forza che tutti i 110.000 posti in deroga, liberi ma assegnati a supplenza con scadenza 30 giugno, vengano trasformati in organico di diritto. Non si risolve quasi nulla con quanto previsto con la legge di bilancio che ha convertito appena 1.866 posti di sostegno per le stabilizzazioni. Siamo anche convinti che oltre alla specializzazione dei precari con almeno tre annualità e quelli in attesa del riconoscimento dei titoli esteri, servano anche degli incentivi per la mobilità e trasformazione dei posti in deroga”.
Per opporsi al diritto al sostegno negato agli alunni con disabilità, da diversi anni Anief ha attivato l’iniziativa gratuita “Anief “Sostegno: non un'ora di meno!”, attraverso la quale ci si oppone in sede giudiziaria: recentemente anche il Tribunale di Roma ha ribadito che negare le ore di sostegno è discriminazione. Anief ricorda anche che l'indirizzo sostegno@anief.net è a disposizione di tutte le famiglie, dei docenti e dei dirigenti che necessitano dell’intervento del giovane sindacato e dei suoi legali, così da ottenere per ogni alunno il giusto apporto di ore di sostegno prescritto dal Programma educativo individualizzato, nel pieno rispetto della normativa vigente e dei diritti degli allievi con disabilità.
di LA REDAZIONE
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