"Tra le disposizioni in arrivo vi sarebbe quello di adottare provvedimenti a favore del sostegno per gli studenti con disabilità, un problema particolarmente sentito soprattutto nelle..."
Il Governo si apprestata ad approvare un decreto legge, su iniziativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito, per l’istituzione di nuovi corsi per ottenere le specializzazioni necessarie per insegnare sul sostegno. “Il decreto – scrive la stampa specializzata - è ancora in fase di definizione, sia per la struttura che per i contenuti. Il Quirinale ha avviato un confronto con Palazzo Chigi riguardo all’urgenza di tale decreto, oltre a discutere le varie norme che ne costituiscono l’ossatura”. Tra le disposizioni in arrivo vi sarebbe quello di adottare provvedimenti a favore del “sostegno per gli studenti con disabilità, un problema particolarmente sentito soprattutto nelle regioni del Centro-Nord”.
“L’emergenza di insegnanti di sostegno è confermata dall’attuale concorso, che non riuscirà a coprire tutte le cattedre necessarie per il prossimo anno scolastico. Il deficit è evidenziato dai dati elaborati dal nostro “Centro studi” che mostrano un aumento di cattedre sul sostegno al 30 giugno di oltre 7mila unità in un anno. Il decreto mira a introdurre percorsi compensativi per due gruppi principali: chi possiede titoli di studio stranieri in attesa di riconoscimento e chi ha tre anni di esperienza nel sostegno ma non possiede una specializzazione specifica. La gestione della formazione sarebbe affidata a enti diversi dalle università, con l’obiettivo di attivare un maggior numero di percorsi formativi in maniera più rapida ed efficiente”.
“Si tratta di una decisione governativa tutta da decifrare e confermare – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e che arriverebbe, comunque, dopo i ricorsi e le denunce prodotti incessantemente dal nostro sindacato nei tribunali d’Italia e delle istituzioni europee. Qualcosa, in ogni caso, si muove e questo è già un buon risultato. Certamente, vigileremo attenti sulle soluzioni: chiediamo subito la trasformazione dei posti in deroga in organico di diritto e l’accesso semplificato ai corsi del TFA specifico per i precari di sostegno con anni di servizio. Serve anche – conclude Pacifico – il riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero, con misure compensative certe che garantiscano subito accesso diretto”.
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di LA REDAZIONE
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