“Nell’arco di 15 anni il numero di alunni con disabilità iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado è quasi..."
“Nell’arco di 15 anni il numero di alunni con disabilità iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado è quasi raddoppiato, passando dai circa 187.000 dell’anno scolastico 2007/2008 agli oltre 300.000 degli ultimi anni. Parallelamente si registra un incremento ancora più sostenuto dei docenti di sostegno. Tra il 2007/2008 e il 2023/2024 nelle sole scuole statali sono aumentati da 89.357 a 235.134 (+163,1%). Sono ormai un quarto di tutto il corpo docente (il 24,4%). Ma nell’ultimo anno scolastico il 58,0% era precario”. Lo scrive il Censis nella capitolo «Processi formativi» del 58° Rapporto nazionale sulla situazione sociale del Paese.
Dall’indagine è anche emerso che “per il 53,3% dei dirigenti scolastici in molti casi i docenti di sostegno non hanno una preparazione adeguata. Per il 95,3% la formazione del docente di sostegno dovrebbe essere mirata almeno per alcune tipologie di disabilità. Vista la crescente presenza nelle scuole di studenti con bisogni educativi speciali (il 7,9% della popolazione studentesca), per il 98,7% dei presidi è necessaria una formazione specifica di tutto il corpo docente”.
Sul vulnus del sostegno nelle scuole italiane, il sindacato Anief ribadisce quanto espresso solo alcuni giorni fa in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, istituita nel 1992 dall’ ONU per promuovere l’inclusione delle persone con disabilità e combattere ogni forma di discriminazione. “Se si vogliono migliorare le condizioni dei giovani con disabilità a scuola – ribadisce Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - occorre assumere in ruolo almeno 100 mila insegnanti di sostegno oggi invece relegati a svolgere supplente temporanee con contratti quasi sempre fino al 30 giugno dell’anno successivo pur in presenza di posti liberi e disponibili. Assieme alla cancellazione dei cosiddetti posti in deroga, da collocare quindi in organico di diritto, occorre anche collocare in organico gli assistenti all'autonomia e ai servizi per la persona”.
“Il nostro sindacato – continua Pacifico – sa bene che tantissimi docenti di sostegno non sono specializzati nella didattica speciale e per questo da anni chiede di aprire corsi specializzanti su sostegno senza più il numero chiuso ed eliminando le assurde spese di iscrizione che superano anche i 3 mila euro a candidato. È da qui, dalla specializzazione e nel passaggio in ruolo, che passa quella continuità didattica di cui tutti parlano ma che nessun governo riesce a realizzare. Per questi motivi diventa urgente specializzare i precari che hanno svolto 36 mesi di sevizio, quindi assorbirli a tempo indeterminato, come pure gli specializzati all'estero. Oltre 300 mila studenti con disabilità vanno accolti e seguiti da professionisti del sostegno”
Proprio per dire ‘no’ al diritto al sostegno negato, da diversi anni Anief ha attivato l’iniziativa gratuita “Anief “Sostegno: non un'ora di meno!”, attraverso la quale ci si oppone in sede giudiziaria: recentemente anche il Tribunale di Roma ha ribadito che negare le ore di sostegno è discriminazione. Anief ricorda anche che l'indirizzo sostegno@anief.net è a disposizione di tutte le famiglie, dei docenti e dei dirigenti che necessitano dell’intervento del giovane sindacato e dei suoi legali, così da ottenere per ogni alunno il giusto apporto di ore di sostegno prescritto dal Programma educativo individualizzato, nel pieno rispetto della normativa vigente e dei diritti degli alunni disabili.
di LA REDAZIONE