"Ha destato interesse generale l'udienza pubblica svolta in Corte di Giustizia Europea, a Lussemburgo, sulla validità del servizio svolto nelle scuole paritarie..."

Ha destato interesse generale l'udienza pubblica svolta in Corte di Giustizia Europea, a Lussemburgo, sulla validità del servizio svolto nelle scuole paritarie ai fini della carriera stipendiale e degli aumenti stipendiali: durante l’udienza, durata due ore e mezza - dibattuta dagli avvocati dell'Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Nicola Zampieri e Giovanni Rinaldi, del Governo italiano e della Commissione europea - i giudici hanno posto diverse domande e la Commissione europea ha ancora una volta sposato le tesi dell’Anief.
Il servizio, reputato dall’amministrazione scolastica inferiore a quella dei periodi di lavoro condotti nelle scuole pubbliche dello Stato, potrebbe essere finalmente considerato sullo stesso piano.
In attesa della sentenza dell’udienza pubblica della Corte di Giustizia Europea, che se positiva potrebbe avere un impatto significativo e favorevole al personale ricorrente simile a quello della sentenza sulla Carta del Docente, il sindacato consiglia di inviare la diffida per interrompere la prescrizione in attesa della sentenza: per maggiori informazioni cliccare qui.
Anief ricorda che una prima svolta sulla vicenda è stata già vissuta il 14 agosto 2023, quando il tribunale di Padova, su ricorso patrocinato dall’avvocato Zampieri con l’intervento del sindacato Anief, ha rimesso la questione alla Corte di Giustizia Europea (CGUE), chiedendo un’interpretazione normativa sulla valutabilità degli anni di servizio nelle scuole paritarie: l’avvocato Walter Miceli, che opera per Anief, in quell’occasione spiegò che a seguito di tale espressione si sarebbero potuti registrare diverse novità: “La pronuncia interpretativa della CGUE – disse Miceli - è vincolante e, se favorevole, orienterà i Tribunali nazionali verso il pieno riconoscimento del servizio prestato nelle scuole paritarie”.
di LA REDAZIONE