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Scuola italiana, la più cara d’Europa per quanto riguarda l’acquisto di articoli scolastici di base. Salari più bassi ma prezzi sempre più alti. Come provvedere?

Ed invero, l'Italia rappresenta attualmente il paese con i più alti costi per l'acquisto del materiale scolastico rispetto agli altri paesi europei…

L'acquisto dei beni essenziali per la scuola determina ogni anno una spesa sempre più ingente ed esosa per le famiglie italiane.

Ed invero, l'Italia rappresenta attualmente il paese con i più alti costi per l'acquisto del materiale scolastico rispetto agli altri paesi europei. Infatti, secondo un'indagine condotta da Euronews, le famiglie italiane subiranno delle spese molto più elevate rispetto a quelle di paesi come la Francia e la Germania, con un conseguente esborso più significativo.

Si parla addirittura di una spesa di circa 200 euro per l'acquisto di materiale scolastico di base, come ad esempio penne, matite, astucci, quaderni,diari,evidenziatori, ecc.

Tale spesa determina, evidentemente, un impatto maggiore per l'Italia sul salario mensile medio nella misura del 10,8%, laddove invece in Francia la spesa è di 140 euro (con impatto del 4,8% sul salario medio), in Germania è di 185 euro (con impatto del 7,1%) e nel Regno Unito è di 193 euro (con un impatto sul salario medio del 5,6%). 

La situazione italiana ha destato l'allarme della Federconsumatori che ha rilevato un aumento nel nostro Paese del 6,6 % del prezzo dei beni essenziali per la scuola rispetto al 2023.

Tutto ciò a fronte di un rallentamento dell'inflazione, laddove, invece, in paesi come la Francia si è registrata una diminuzione della spesa scolastica che le famiglie sono chiamate ad affrontare. In Francia, infatti, il Ministero dell'Istruzione ha sottolineato la necessità di ridurre l'onere finanziario delle famiglie all'inizio di ogni anno scolastico ed "il dovere delle scuole e delle istituzioni di concentrarsi sulla produzione di elenchi di forniture ragionevoli".

Tale contegno sarebbe da auspicare anche nel nostro Paese al fine di restituire un po’ di respiro e di meritato sollievo a tutte le famiglie che ogni anno si ritrovano sommerse dalle spese scolastiche nonostante i salari più bassi. L’unica modalità per poter supportare le famiglie italiane è infatti quella di diminuire la spesa scolastica che ha un impatto sul salario mensile medio nella misura del 10,8%: si tratta di un onere eccessivo e spesso insopportabile, considerato che a parte si dovrà provvedere all’acquisto dei libri di testo, a finanziare le gite scolastiche ed i pasti, oltre che le attrezzature sportive.




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di VALENTINA TROPEA




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