"Tra i docenti di sostegno c’è tanta sofferenza e insoddisfazione professionale: con oltre 250.000 unità... "

“Tra i docenti di sostegno c’è tanta sofferenza e insoddisfazione professionale: con oltre 250.000 unità coprono oltre un quarto del personale insegnante impiegato dallo Stato nella scuola pubblica e la metà opera su posti in deroga, che dovrebbero invece essere stabilizzati nell'organico di diritto.
Secondo Anief, è necessario un maggiore riconoscimento, anche economico, per questi docenti, oltre a un ruolo più incisivo nella contrattazione d’istituto, sia nella gestione dei fondi contrattuali che nella co-progettazione d’istituto, partecipando attivamente agli organi collegiali”.
A dichiararlo, in una video-intervista all’agenzia Teleborsa, è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante la quante ha annunciato la realizzazione di un Manifesto sindacale specifico per gli insegnanti di sostegno.
L’iniziativa del giovane sindacato ha riscosso in poche ore un grande successo: in 10.000 hanno infatti partecipato alle assemblee sindacali organizzate dell’Anief per raccogliere proprio le richieste di questa importantissima categoria di docenti. “Per noi – ha detto Pacifico - la figura degli insegnanti di sostegno è fondamentale e intendiamo valorizzarla. Solo che le normative recenti sembrano andare nella direzione opposta: ad esempio, la possibilità per le famiglie”, con il decreto ministeriale n. 32 del 26 febbraio 2025, “di scegliere quale insegnante di sostegno precario va confermato non solo compromette il principio del merito, ma mette anche in discussione la loro professionalità.
Si tratta di professionisti che quotidianamente collaborano con il consiglio di classe” di cui fanno parte integrante “svolgendo un ruolo essenziale e centrale nel percorso educativo degli studenti”. “Questo significa che gli insegnanti di sostegno”, continua il presidente Anief, vanno più valorizzati: ricordo che “devono costantemente formarsi per contribuire alla costruzione di una società sempre più inclusiva e offrire prospettive migliori ai nostri bambini e bambine” e questo non sembra oggi essere considerato dall’amministrazione pubblica: “la battaglia che stiamo portando avanti è fondamentale, rinnovo quindi l’appello a candidarsi alle elezioni RSU, in scadenza questo venerdì”, tra due giorni, “perché è proprio attraverso la partecipazione” di tutte le componenti scolastiche, a partire da quelle più coinvolte e impegnate con gli alunni, “che possiamo realizzare un vero cambiamento per la lista Anief”.
Secondo l’Ufficio legale Anief, il DM 32/25, che fa scegliere il docente di sostegno precario alle famiglie, risulta fortemente incostituzionale, illegittimo e inadeguato ad individuare gli insegnanti di sostegno sulla base della meritocrazia, delle norme che regolano il reclutamento scolastico e delle procedure che da sempre permettono di individuare l’insegnante più adatto all’alunno con disabilità: per tutti questi motivi il sindacato Anief ha deciso di avviare dei ricorsi gratuiti contro la conferma supplenti di sostegno sulla base del giudizio espresso dalle famiglie. Gli insegnanti, tutti, non sono dei badanti ma professionisti. E il merito va rispettato.
LE ELEZIONI RSU DI APRILE 2025
Per raggiungere questo e altri obiettivi, il giovane sindacato ha bisogno di maggiore forza ai tavoli delle trattative: per questo motivo invia un appello a tutti i lavoratori della scuola perché procedano con la loro candidatura alle prossime elezioni Rsu di metà aprile 2025 nella lista Anief. Il personale Ata e docente si può candidare con fino al prossimo 14 marzo.
COME CANDIDARSI
Per candidarsi, collegarsi al seguente link: https://anief.org/rsutas/candidati-rsu-anief
LE PIATTAFORME
In vista del rinnovo delle Rsu dei comparti Istruzione e Ricerca, il sindacato Anief ha predisposto una nuova piattaforma politico sindacale contenente gli obiettivi da raggiungere attraverso la contrattazione con la parte pubblica. L’azione del giovane sindacato si svilupperà per raggiungere la parità di trattamento giuridica ed economica tra personale precario e di ruolo, l’allineamento degli stipendi all'inflazione e alla media europea, l’introduzione di una indennità di sede, di incarico a tempo determinato, di burnout, di continuità su posti di sostegno.
L’Anief insisterà anche per l’eliminazione dei vincoli alla mobilità e assegnazioni provvisorie, trasferimenti sul 100% dei posti, il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria e finestra in uscita a 63 per la pensione di vecchiaia, la revisione dei gradoni di anzianità (con aumenti ogni 4 anni) e armonizzazione tra gradi e ordini differenti. Inoltre, l’organizzazione sindacale autonoma punterà all’aumento della retribuzione del lavoro straordinario, all’allineamento dei livelli professionali del personale ATA e riconoscimento ad EQ della dirigenza amministrativa con RIA, alla valorizzazione del middle management e delle figure di sistema, allo stanziamento di risorse aggiuntive per l'istruzione, abolizione trattenuta TFR e adesione volontaria al fondo Espero.
Scarica la piattaforma per il personale Ata e le piattaforme per il personale degli Atenei, Enti di Ricerca, Afam.
di LA REDAZIONE