Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, attraverso una decisone netta ma non priva di difficoltà, inerente alla vicenda della scuola di Pioltello, ha optato per la sua chiusura nel giorno di fine Ramadan, inviando una lettera al dirigente scolastico dell'istituto.
A seguito di quanto accaduto e dopo gli attacchi della politica e le ispezioni ministeriali, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha deciso di prendere una posizione netta sulla vicenda della scuola di Pioltello, che ha scelto di chiudere nel giorno di fine Ramadan, inviando una lettera al dirigente scolastico dell'istituto:
“Gentile professoressa, ho ricevuto e letto con attenzione la sua lettera e, nel ringraziarla, desidero dirle che l’ho molto apprezzata, così come – al di là del singolo episodio, in realtà di modesto rilievo – apprezzo il lavoro che il corpo docente e gli organi di istituto svolgono nell’adempimento di un compito prezioso e particolarmente impegnativo”. Forte gratitudine da parte della sindaca di Pioltello, Ivonne Cosciotti, per questo segnale di sostegno, considerando ormai chiusa la controversia e in attesa della visita del Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.
L’Istituto di Pioltello chiede il rispetto della propria scelta. “Nella visita ispettiva del 18 marzo sono state trovate alcune irregolarità nella delibera sul calendario scolastico, ovvero il fatto che erano previsti quattro giorni di sospensione delle lezioni a fronte del massimo di tre giorni”. Da qui la decisione di ‘rinunciare’ a due dei giorni di vacanza (lunedì 29 e martedì 30 aprile) confermando la chiusura del 10 Aprile, in vista della fine del Ramadan, e di venerdì 26 Aprile, giorno dopo la festa della Liberazione. “Date scelte considerando l’alto tasso di assenze, che comprometterebbero l’efficace svolgimento delle attività didattiche ed educative programmate”.
Si è trattato di una decisione “nata spontaneamente al nostro interno, sulla base di motivazioni che riteniamo coerenti con il diritto all’educazione e all’istruzione, con la Costituzione Italiana e che origina dalla considerazione operata dal Collegio Docenti” hanno spiegato dal Consiglio d’istituto, annunciando che il 21 maggio, per la Giornata mondiale della Diversità Culturale, la scuola organizzerà un dialogo “sui temi dell’inclusione, dell’interazione tra culture e del confronto tra religioni”. La sottolineatura della “sola motivazione didattica”, in merito alla chiusura della scuola nelle date sopracitate, è stato votata all’unanimità dal Consiglio docenti dell’Istituto comprensivo, che accoglie circa 1300 studenti, tra elementari e medie, e dal Consiglio di Istituto. Un passo in avanti, ma non conclusivo, rispetto alla prima delibera, “oggetto di contestazione”, che era stata introdotta a maggio 2023 e faceva riferimento alla sospensione delle lezioni senza esplicitare “motivazioni di carattere didattico”.
Si tratterebbe di una scelta che continua a suscitare polemiche nonostante la revisione che sostituisce la vecchia delibera per la sospensione delle lezioni, dichiarata irregolare dall’ufficio scolastico regionale.
Rettifica accolta dal Ministro: “Apprendiamo che il consiglio di istituto della scuola Iqbal Masih ha provveduto a rettificare il calendario scolastico per l’anno scolastico 2023/2024, e a motivare il precedente provvedimento, accogliendo così l’invito dell’ufficio scolastico regionale. Nella nuova delibera – sottolinea Valditara – si fa riferimento esclusivamente a supposte esigenze didattiche, senza introdurre valutazioni ulteriori”. La prima delibera, oggetto di contestazione fino ai massimi livelli, era stata votata a maggio 2023.
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di KATIA PIEMONTESE
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