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SCUOLA: 6MILA ATA A CASA, PER ORA NIENTE RINNOVO CONTRATTO. I 14ML ARRIVANO IN RITARDO E SOPRATTUTTO DOPO I 400 MILIONI PER L'APERTURA ESTIVA

400 MILIONI PER APRIRE LE SCUOLE IN ESTATE TROVATI PER TEMPO MENTRE I 20 MILIONI PER IL RINNOVO DEI 6000 CONTRATTI PER GLI ATA SONO STATI TROVATI DI DOMENICA 14 APRILE, ALLO SCADERE DEL CONTRATTO...






Aprile è davvero un mese amaro per i 6 mila collaboratori scolastici che erano stati assunti con contratti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e all’Agenda Italia. Attualmente, sono costretti a rimanere a casa in attesa di una norma specifica che possa consentire la loro ricontrattualizzazione.

Questi collaboratori sono fondamentali per la vita degli istituti scolastici , sia quelli piccoli che quelli grandi, anche nel cosentino luogo da dove proviene l'ultima esternazione di malumori. Tuttavia, martedì 16 Aprile è arrivata una doccia fredda: il tavolo presso il Ministero del Lavoro, dedicato sia al personale ATA che ai dirigenti, ha chiuso negativamente.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dichiarato che le proroghe per questi 6 mila collaboratori scolastici ci saranno ma non si comprendono i tempi, le modalità e soprattutto se tali proroghe saranno obbligatorie o facoltative da parte delle scuole.

Il segretario provinciale della città di Coesenza della Flc Cgil, Francesco Piro, ha infatti affermato che: "Nonostante un cronoprogramma su semplificazioni e passweb abbiamo ritenuto insufficienti le risposte sul Pnrr e sulla mancata proroga degli Ata assunti grazie a Pnrr e Agenda sud. In particolare su proroga contratti dei collaboratori per i quali abbiamo provato fino a ieri sera a lavorare per un provvedimento di natura amministrativa che garantisse la continuità del personale. Nonostante l’impegno economico strappato nel precedente tavolo, manca l’impegno politico per tale atto»


Se la volontà politica di riassumerli verrà confermata, dovremo comunque attendere almeno una decina di giorni o forse più. Nel frattempo, i sindaci si mobilitano per garantire il diritto al lavoro di questi lavoratori, che sono essenziali per il funzionamento delle scuole. La situazione è delicata e richiede un impegno concreto da parte delle istituzioni per risolvere questa difficile situazione.


A seguire la posizione di alcuni sindacati e schieramenti politici sulla questione 6000 ATA


M5S: "6mila collaboratori scolastici sono a casa senza contratto"


Il deputato Antonio Caso, Capogruppo M5S in Commissione Cultura ha sottolineato che: “Da oggi 6mila collaboratori scolastici sono a casa senza contratto, lasciando le scuole nel caos. L’ennesimo pasticcio targato Valditara a cui il Ministro sta provando a mettere una toppa con comunicati e circolari che non risolvono il problema. Si continua a giocare sulla pelle di 6mila famiglie abbandonate a loro stesse. Un dramma occupazionale annunciato che questo Governo conosceva bene almeno fin dalla Legge di Bilancio. Mentre noi continuavamo in questi mesi a sollevare il problema, presentando decine di emendamenti per cercare di dare stabilità al personale ATA, loro hanno illuso migliaia di lavoratori che da oggi sono sprofondati nella più totale incertezza. Troviamo tutto ciò inaccettabile. A fronte dell’ennesima bocciatura del nostro emendamento abbiamo presentato un ordine del giorno che impegna l’Esecutivo a mettere in campo tutte le soluzioni utili per rinnovare subito un personale fondamentale per la scuola italiana”.


Flc Cgil: "6 mila collaboratori scolastici sono da oggi senza lavoro e senza stipendio"


La Flc Cgil in una nota evidenzia il licenziamento di 6mila lavoratori e conferma lo stato di agitazione indetto sulle problematiche ATA: “Contrariamente alle parole pronunciate sabato scorso dal Ministro Valditara 6 mila collaboratori scolastici sono da oggi senza lavoro e senza stipendio e vi rimarranno almeno per due settimane. Riteniamo grave che, a fronte di una copertura finanziaria già prevista peraltro confermata nella stessa nota ministeriale, il Ministro venga meno alla sua parola pubblica e non abbia trovato il modo insieme ai dipartimenti di trovare una soluzione per via amministrativa per evitare l’ingiusto e disastroso licenziamento di 6 mila persone, interponendo addirittura altro tempo alla proroga di questi contratti”.


Il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile: "Quella dell’organico aggiuntivo Ata è una questione aperta e senza la proroga dei contratti fino al 30 giugno 2024 non verrà risolta".

"I 14 milioni di euro che verranno destinati alla proroga dell’impiego dei collaboratori scolastici non bastano a colmare il grave ritardo e il personale della scuola non può aspettare i tempi della politica. Quella dell’organico aggiuntivo Ata è una questione aperta e senza la proroga dei contratti fino al 30 giugno 2024 non verrà risolta. È la tutela di un diritto che non inizia oggi, a cui continueremo a dare voce, anche nella manifestazione del 23 aprile".



"Prendiamo atto del Suo impegno ma i fondi promessi per la proroga del personale collaboratore scolastico dell’organico aggiuntivo, non risolvono il grave ritardo che sta determinando pesanti ripercussioni sulla funzionalità delle scuole che ad oggi in assenza di direttive chiare e specifiche, si trovano nella condizione di non poter governare i procedimenti amministrativi e di non poter dare risposte alle legittime aspettative del personale».


Continueremo a rivendicare la proroga dei contratti al 30 giugno per tutto il personale coinvolto, un piano straordinario di immissioni in ruolo e l’ampliamento dell’organico ATA, anche al fine di rendere stabile l’attuale organico aggiuntivo. Ricordiamo – precisa D’Aprile – che nello scorso anno scolastico su 27.704 posti vacanti, per le immissioni in ruolo ne sono stati autorizzati meno della metà.



Siamo di fronte ad un’emergenza – sottolinea D’Aprile – per più ragioni: una parte significativa del personale interessato alla proroga dei contratti, vive fuori sede e si trova nella scomoda posizione di non poter assumere le decisioni conseguenti al prolungamento del rapporto di lavoro (proroga dei contratti di locazione, organizzazione familiare relativa ai figli, spesso alle prese con la stessa frequenza scolastica). Per questi motivi abbiamo chiesto al Ministro l’assunzione di un immediato provvedimento che definisca sin da subito la condizione giuridica di circa 6.000 persone. Un diritto dei collaboratori scolastici interessati garanti, insieme al resto del personale, della funzionalità delle scuole", conclude il segretario.


ANIEF: Pacifico ha spiegato che “Le scuole hanno bisogno di indicazioni chiare per il proseguimento regolare delle attività scolastiche. Altresì il personale, che fino a ieri aveva un contratto, ha necessità di avere delle risposte sul proprio lavoro. Urge, infine, capire quali saranno le tempistiche per poter procedere con la contrattualizzazione dei 6 mila collaboratori scolastici”. Infine, il presidente Anief ha ribadito che il sindacato continuerà a lavorare “affinché questo organico aggiuntivo diventi non un palliativo, ma una certezza almeno fino al 2026″.




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di VALENTINA TROPEA




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