Il professore Vincenzo Schettini, attraverso una profonda riflessione, pone l'accento proprio sulla felicità, sul suo vero significato, e soprattutto sul come spesso l'apparenza possa ingannare, facendo trasparire qualcosa di...
Non è semplice per i giovanissimi comprendere sin dal principio quale sia la strada giusta da percorrere, quale sia il cammino da seguire per la piena realizzazione di se stessi, così da vivere serenamente, valorizzando ogni attimo della loro esistenza. Ognuno di noi, del resto, ha delle passioni, delle attitudini, inclinazioni naturali che indubbiamente ci guidano in una direzione piuttosto che in un'altra. Essere in grado di vivere perseguendo le proprie mete, realizzando i propri sogni, raggiungendo i risultati sperati, non è cosa da poco ed alle volte occorre indirizzarsi altrove per essere davvero felici.
A tal fine il professore Vincenzo Schettini, attraverso una profonda riflessione, pone l'accento proprio sulla felicità, sul suo vero significato, e soprattutto sul come spesso l'apparenza possa ingannare, facendo trasparire qualcosa di diverso rispetto alla pura e sincera realtà.
"Perché noi pensiamo che gli altri siano felici? Da cosa pensiamo che gli altri siano felici? Dai social. Perché noi vediamo la fotomodella, il fotomodello, l'attore, l'influencer, che pubblica la foto dal mare, dalla villa, dalla piscina, e quello scatto ci fa pensare che quella persona sia felice. Ma chi te l'ha detto? Non è vero", queste le parole del professore.
Ecco allora l'importanza di non fermarsi all'apparenza, in superficie, ma di andare oltre così da comprendere fino in fondo cosa significhi davvero essere felice, riscoprendo la bellezza delle piccole cose.
"A noi viene spontaneo di pensare che le persone ricche siano comunque felici. C'hanno i soldi, sai quanto sono felici? Io penso ad una persona ricca, che è stata ricca, ma veramente ricca, Whitney Houston, e non era felice. E come mai? Era ricca, c'aveva una voce bellissima, c'aveva tutto, faceva un sacco di concerti, tutti la cercavano, tutti la volevano. Dove sta la verità? Felicità è un bicchiere di vino con un panino perché il caro Albano e la cara Romina in queste due frasi l'hanno descritta completamente, hanno azzeccato ragazzi. Se uno se siede una sera e se fa un bicchiere di vino e se magna un panino e sta con le persone che gli vogliono bene, con gli amici, oppure da solo, in quel momento realizza qual è il sapore della felicità", così continua il professore, concludendo la sua significativa riflessione.
Pensare che le persone ricche siano sempre e comunque felici rappresenta un grave errore: la felicità prescinde dalla ricchezza, non dipende dal denaro che si possiede, ma spesso è correlata a piccole cose, semplici ma estremamente importanti.
Le nuove generazioni, cresciute in una società che preferisce puntare sull'apparire piuttosto che sull'essere, si ritrovano spesso smarrite, confuse, quasi persuase che quello che conta siano esclusivamente le cose materiali, un po' come se i soldi potessero comprare tutto, compresa la loro felicità.
Occorre evidenziare come questa convinzione sia estremamente sbagliata e frutto di una società che fa del consumismo la sua principale connotazione.
La felicità la si scopre piano piano nella vita e la si apprezza ancor di più quando si inizia ad avere maggiore consapevolezza di se stessi e del mondo che ci circonda. Una chiacchierata assieme ad amici, una passeggiata in riva al mare per godersi un magnifico tramonto, un pranzo in famiglia, un abbraccio inaspettato: sono queste le piccole cose che fanno la differenza, rendendoci felici e riempiendo il nostro cuore di gioia, permettendoci di vivere quelle emozioni troppo spesso relegate nel profondo e quasi dimenticate, perché ciò che resta davvero non è il denaro ma quei momenti felici che abbiamo vissuto intensamente, valorizzando ogni singolo istante della nostra vita.
di VALENTINA TROPEA