Schettini:"I giovani devono farsi influenzare da tutto quello che è bello della vita. Ci sono delle sfide che li aspettano, un futuro raggiante, quindi attenti a non farsi rovinare la vita dai social"
- La Redazione
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Aggiornamento: 8 ore fa
"Se una volta si veniva educati, ed influenzati dalla famiglia, dalla scuola, e dalle amicizie, oggi c’è una quarta componente, la rete..."

L'utilizzo degli smartphone, ed in special modo dei social network, ha sicuramente mutato il nostro modo di comunicare e di rapportarci con gli altri, influenzando maggiormente i più giovani, sempre più avvezzi ad uso smodato dei dispositivi digitali ed alle volte incapaci di gestire responsabilmente tali strumenti.
A tal fine il professore Vincenzo Schettini, commentando la miniserie televisiva "Adolescence", coglie l'occasione per esprimere il suo pensiero in merito al ruolo svolto dai social, dalla rete, nei confronti delle nuove generazioni, sempre più vulnerabili e manipolabili.
“Nei telefonini dei vostri figli non ci sono solo numeri di telefono da chiamare, anzi c’è tutto il resto, tranne che quello. E se una volta si poteva essere influenzati da un film, e se un genitore ti vietava di vedere quel film, e se tu volevi vedere quel film, dovevi andare a prendere la videocassetta, dovevi guardarlo di nascosto; oggi con quel maledetto coso è tutto troppo alla portata di mano.
Se una volta si veniva educati, ed influenzati dalla famiglia, dalla scuola, e dalle amicizie, oggi c’è una quarta componente, la rete, i social. Questo fa vedere questa miniserie Adolescence.
Quando il padre dice: ‘Io pensavo che mio figlio fosse protetto nella stanza, solo perché il figlio era al computer, senza immaginare quello che poteva esserci attraverso quel computer, in rete. Noi adulti non sappiamo nulla, invece dobbiamo renderci conto che tutte queste cose esistono, dobbiamo parlarne con i nostri figli, dobbiamo affrontare questi argomenti. Io parlo di noi professori, noi docenti, a scuola, e di voi genitori, ma posso dire anche noi zii, io non sono padre. Chi sta perdendo potere in questo momento? La scuola, perché la scuola è completamente disconnessa dai nostri figli, perché quando vedrete lo spaccato di scuola raccontato, lo noterete", queste le considerevoli riflessione del professore.
“Noterete che come dice il poliziotto uscendo da scuola: ‘Ma a te sembra che quei ragazzi stiano imparando qualcosa là dentro. A me sembrano tanti animali chiusi in un recinto, che scalciano solo per uscire.’ Noi non conosciamo la voragine nella quale possono cadere i ragazzi. Lo dico ai ragazzi che mi stanno ascoltando: fatevi influenzare da tutto quello che è bello dalla vita. Sono un po' emozionato, e anche spaventato. Vorrei dire ai giovani: ci sono delle sfide che vi aspettano, un futuro raggiante, meraviglioso, attenti a non rovinarvi la vita. Siete fragili, siete facilmente manipolabili, non vi fate manipolare", in tal modo conclude la sua osservazione Vincenzo Schettini.
Occorre, pertanto, comprendere fino in fondo come i giovani siano oggi fortemente influenzati dalla rete, dai social, da un mondo spesso estremamente insidioso, un mondo nuovo che espone i giovanissimi a molteplici pericoli. Ecco allora l'importanza di un educatore che, in qualità di genitore o di insegnante, sia in grado di svolgere una funzione preziosissima: riuscire a comunicare con i giovani, alla luce di un dialogo costruttivo e propositivo, che permetta di mettere in risalto le insidie che possono nascondersi dietro la rete, ascoltando ognuno di loro e fungendo da punto di riferimento, senza ignorare una realtà ormai concreta e ben tangibile.
I giovani devono farsi influenzare da tutto quello che è bello dalla vita. Ci sono delle sfide che li aspettano, un futuro raggiante, meraviglioso, quindi attenti a non farsi rovinare la vita dai social perché il mondo virtuale è molto diverso dal mondo reale.
di VALENTINA TROPEA