Sta facendo discutere, nelle ultime ore, una proposta di legge che, qualora dovesse concretizzarsi, porterebbe una rivoluzione nel sistema scolastico ordinario
L’inclusione è sempre stato un tema caldo e di interesse all’interno delle istituzioni, con questa proposta si proporrebbe di rendere l’apprendimento più fattivo e andare oltre l’idea di insegnamento e di insegnante settoriale. Il provvedimento legislativo che riguarda tutti i docenti di ogni ordine e grado, consiste nell’attuare una condivisione dell’orario con i docenti di posto comune i quali dovrebbero effettuare una parte del loro monte ore su posto di sostegno e viceversa, i docenti di sostegno impiegherebbero una parte del loro orario su posto comune.
Cattedra inclusiva in sei anni ma prima formazione
L’obiettivo richiede importanti cambiamenti, formativi in primis, da parte dei docenti coinvolti che dovrebbero rivedere e ampliare la loro formazione. Proprio per la difficoltà del cambiamento proposto, il percorso verso la cattedra inclusiva potrebbe realizzarsi in non meno di sei anni ed essere attuato mediante step. Il primo anno sarebbe coinvolto il dieci per cento dei docenti, poi via via tutti gli altri, un processo lento che raggiungerà la totalità del corpo docente solo durante il sesto anno. Rimarrebbero esclusi, come da proposta di legge, maestri e docenti che hanno compiuto sessant’anni di età, a meno che non siano loro a chiedere di essere coinvolti. È chiaro che una proposta di legge così tanto rivoluzionaria richiede di rivedere la formazione dei docenti coinvolti e la richiesta di investire nella formazione. Il progetto di legge prevede un investimento di 150 milioni di euro per ogni anno, un piano straordinario di formazione organizzato dalle Università che prevede lezioni da remoto e corsi in presenza.
Insegnanti favorevoli alla cattedra inclusiva
Con la diffusione della proposta di legge sulla cattedra inclusiva, la Fondazione Erickson ha lanciato sulla piattaforma change.org una raccolta di pareri e, tra gli interventi dei partecipanti, il settanta per cento ha dato parere positivo all’ipotesi della cattedra polivalente. Chiaramente si tratta dell’opinione di un gruppo di docenti, in molti, attraverso i social hanno infatti espresso il loro diniego, soprattutto in merito ad una formazione, l’ennesima, che i docenti sarebbero obbligati a colmare. È presumibile che se la proposta di legge dovesse andare a buon fine, si procederà inizialmente per gradi e con una fase di sperimentazione.
PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE SULLA "CATTEDRA INCLUSIVA"
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di SABRINA FERRANTE
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