E’ di questi giorni la notizia da parte dell’Inps della possibilità, per tutti i lavoratori, di riscattare la laurea a costo zero per fini pensionistici. L’opportunità avrebbe grande rilevanza non solo nell’ambito della scuola, ma per tutti i dipendenti che hanno conseguito un titolo di laurea.
A palesare questa importante possibilità è stato lo stesso presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, durante l’audizione alla commissione Lavoro della Camera.
“Il riscatto della laurea ha due caratteristiche positive – ha spiegato Pasquale Tridico -incentiva il giovane e contribuisce all’aumento delle skills in un Paese dove il tasso dei laureati è tra i più bassi dell’Ue. Oltre a pareggiare una sorta di discriminazione che potrebbe denunciare chi resta di più tra i banchi di scuola rispetto all’ingresso mercato nel mercato del lavoro“.
Cosa è il riscatto della laurea
Come specifica il sito dell’Inps, “il riscatto della laurea è un istituto che permette di valorizzare a fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi”. L’interessato, che al momento dell’istanza può anche essere inoccupato, può riscattare gli anni universitari a condizione che abbia conseguito il titolo di studio relativo. Gli anni riscattabili sono esclusivamente quelli previsti dal corso di laurea, non quelli che risultano fuori corso.
In base alla normativa vigente il riscatto della laurea, ad oggi, è interamente a carico del contribuente, che deve presentare istanza sul sito ufficiale dell’Inps.