Cisl: "Previsto a regime, per i Dirigenti Scolastici, un incremento medio mensile per 13 mensilità di 241,00 euro lordo dipendente di euro 84.347,00"
Si è svolto ieri, mercoledì 31 gennaio, il secondo incontro per il rinnovo del CCNL Area istruzione e Ricerca. L’ARAN ha illustrato ai sindacati le risorse economiche disponibili e ha fornito una prima ipotesi di quantificazione degli incrementi contrattuali. I riferimenti utilizzati per il calcolo sono relativi al numero dei dirigenti in servizio al 31/12/2018 (6.196 dirigenti scolastici e tre dirigenti AFAM) e alla retribuzione media lordo dipendente di euro 84.347,00. In generale, nell’Area istruzione e Ricerca gli aumenti decorreranno dal primo gennaio del 2019 con le seguenti percentuali:
1/1/2019 - 1,30%
1/1/2020 - 2,01%
1/172021 -3,78%
Previsto a regime, per i Dirigenti Scolastici, un incremento medio mensile per 13 mensilità di 241,00 euro lordo dipendente. I fondi relativi alle due annualità precedenti confluiranno tutti sul tabellare, mentre a partire dal 2021 le risorse saranno ripartite tra tabellare e retribuzione di posizione parte fissa (60,00 euro lordo dipendente). Inoltre, il comma 604 dell’art. 1 della legge di bilancio 2022 prevede la possibilità di incrementare sino allo 0,22% del monte salari 2018 le risorse destinate ai trattamenti accessori rispetto a quelle utilizzate sino ad ora. Queste risorse, che confluiscono nel FUN, sono corrispondenti a 14 euro al mese pro-capite. Altri fondi, derivanti da leggi di bilancio, sono già stati utilizzati nel FUN per i rinnovi dei Contratti integrativi regionali e per il Contratto integrativo nazionale sulla retribuzione connessa alla nuova definizione delle fasce.
L’incontro è proseguito con l’esame di una prima bozza fornita dall’ARAN sulle relazioni sindacali e altri istituti, tra i quali il lavoro agile e la previsione di attività di affiancamento dei colleghi che si trovano nei primi due anni di servizio, da parte di dirigenti esperti.
La CISL Scuola ha presentato puntuali osservazioni al testo, circa diversi aspetti relativi al Confronto ed alla Contrattazione integrativa, allo stress lavoro correlato, alla necessità di prevedere opportunità di welfare e di assicurare la possibilità effettiva di delega di firma. Ha inoltre richiesto che il tema della mobilità interregionale sia affrontato direttamente nel CCNL e non rinviato alla contrattazione integrativa nazionale. La sessione negoziale è stata aggiornata al prossimo 15 febbraio.
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di ISABELLA CASTAGNA
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