"Al Ministero dell'Istruzione e del Merito, il Ministro Valditara e Gino Cecchettin hanno firmato il Protocollo d'intesa tra il MIM e..."
Ieri, 8 gennaio 2025, al Ministero dell'Istruzione e del Merito, il Ministro Valditara e Gino Cecchettin hanno firmato il Protocollo d'intesa tra il MIM e la Fondazione Giulia Cecchettin.
PROTOCOLLO
-la Dichiarazione delle Nazioni Unite sull'eliminazione della violenza contro le donne (1993) definisce la violenza contro le donne come "qualsiasi atto di violenza di genere che provoca o possa provocare danni fisici, sessuali o psicologici a/le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria de/la libertà, sia che si verifichi nella vita pubblica o privata";
- per contrastare la violenza maschile contro le donne e necessario promuovere un
cambiamento culturale che superi gli stereotipi e i pregiudizi basati sull'appartenenza di genere che ancora oggi condizionano la vita di donne e uomini;
- i contesti educativi giocano un ruolo chiave nel superamento degli stereotipidi genere e nei modelli sociali che alimentano la cultura della violenza di genere, come affermato anche dall'articolo 14 della Convenzione di Istanbul. E dunque prioritario attivare
progetti formativi che sviluppino tra le studentesse e gli studenti competenze cognitive, emotive e relazionali necessarie per costruire relazioni interpersonali basate sul dialogo, sul confronto positive e sulla cultura della nonviolenza;
- la prevenzione della violenza, e in particolare quella maschile contra le donne, richiede una maggiore consapevolezza del fenomeno e delle sue implicazioni in ambito educative, per facilitare ii riconoscimento di atteggiamenti dannosi e promuovere una cultura del rispetto e dell'uguaglianza;
-la scuola si configura come un contesto privilegiato per promuovere un cammino di
consapevolezza e responsabilità su questioni fondamentali come la parità di genere e la prevenzione della violenza. In questo spazio educative, e possibile fornire alle giovani donne e ai giovani uomini le competenze necessarie per gestire le proprie emozioni in modo mature e per costruire legami interpersonali fondati sul rispetto delle differenze e sulla valorizzazione della diversità.
ILMIM
- e impegnato a favorire un sistema educative che promuova la consapevolezza quale valore imprescindibile per lo sviluppo culturale, etico e sociale, e riconosce nella convivenza civile un elemento centrale del processo educative delle giovani generazioni;
- promuove una scuola aperta e inclusiva, luogo di incontro, dialogo e confronto costruttivo tra giovani, istituzioni, generazioni, generi e culture, valorizzando lo scambio e ii rispetto reciproco come pilastri della crescita personale e sociale;
- si impegna nella promozione della parità e nella sensibilizzazione contra ogni forma di violenza, incentivando percorsi educativi finalizzati al rispetto reciproco e alla consapevolezza del "se" e dell'altra".
La Fondazione Giulia Cecchettin:
- e una fondazione senza scope di lucre orientata a svolgere attività di interesse generale, come previsto dall'art. 5, comma 1, del D.lgs. n. 117/2017, per ii perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, con un focus particolare sul contrasto alla violenza di genere e sulla promozione della parità di genere;
- e impegnata a consolidare ii ricordo e ii messaggio di Giulia Cecchettin ea diffondere ii suo messaggio di amore, gioia e speranza, ricordandone la determinazione, ii coraggio, lo spirito altruista e la passione per la vita;
- si impegna a promuovere un cambiamento radicale nelle dimensioni strutturali e culturali che generano e perpetuano la violenza di genere, rafforzando ii ruolo educative di famiglie, istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, agenzie formative, informative, normative e sportive e proponendo strumenti di analisi capaci di mettere in luce i semi culturali della violenza di genere;
ART.1
1. Le Parti, nel quadro delle rispettive competenze e nel rispetto dei principi di autonomia scolastica e delle scelte delle singole istituzioni scolastiche, intendono avviare una collaborazione volta alla definizione di progettualità per supportare le studentesse e studenti delle scuole di ogni ordine e grado:
- ad affermare la cultura del rispetto verso ogni persona e, in particolare, del rispetto verso le donne;
ad affrontare e superare le criticità nelle relazioni di genere, sia nel contesto scolastico che in quello esterno;
- a contrastare ogni forma di violenza di genere, in particolare quella maschile sulle donne;
- a valorizzare relazioni paritarie e promuovere la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo e nonviolento;
- a trasmettere il valore del rispetto per ogni essere umano, della vita, della libertà e dell'autodeterminazione.
Art.2
1. Per l'attuazione delle finalità di cui all'articolo 1, le Parti si impegnano a:
svolgere, innanzitutto nell'ambito dell'insegnamento dell'educazione civica, attività di sensibilizzazione rivolte a studentesse e studenti delle scuole di ogni ordine e grado sul tema degli stereotipi di genere, delle discriminazioni e delle offese alla dignità delle donne e della gestione non violenta dei conflitti;
- promuovere, innanzitutto all'interno dell'attuazione delle linee guida per
l'insegnamento dell'educazione civica, percorsi formativi e metodologie didattiche innovative, anche students' voice based, rivolte al corpo studentesco, no che corsi di formazione su scala nazionale rivolti al personale docente delle scuole di ogni ordine e grado, anche avvalendosi della collaborazione con organismi ed enti di ricerca (es. le università, lndire), organizzazioni e reti nazionali con comprovata esperienza nell'educazione al rispetto delle differenze, alla cultura della nonviolenza e per ii contrasto agli stereotipi;
- diffondere, presso le scuole, esempi di buone pratiche anche attraverso ii ricorso al "peer tutoring" e alla "peer education" nonché alle testimonianze di giovani che hanno affrontato in modo corretto e positivo situazioni relazionali complesse;
- promuovere e organizzare gruppi di lavoro/discussione tra studentesse e studenti, con ii coinvolgimento di docenti e l'eventuale supporto di organismi scientifici o professionali, dedicati al confronto e alla riflessione sui temi oggetto del presente Protocollo.
2. Le Parti si impegnano, inoltre, a dare adeguata diffusione al presente Protocollo.
3. II MIM si impegna a promuovere la comunicazione dei contenuti del presente Protocollo presso gli Uffici Scolastici Regionali e, per ii loro tramite, presso le lstituzioni scolastiche.
Art. 3
1. Per il coordinamento e il monitoraggio delle iniziative oggetto del presente Protocollo,
e costituito, con provvedimento della direzione generale per lo studente, l'inclusione,
l'orientamento e il contrasto alla dispersione scolastica del MIM, un Comitato paritetico, composto da due rappresentanti per ciascuna delle Parti e coordinato dal rappresentante del MIM.
2. II Comitato potrà valutare e proporre ulteriori progettualità e iniziative, sulla base di specifiche esigenze presenti in contesti di maggiore vulnerabilità sociale.
3. Per la partecipazione ai lavori del Comitato non sono previsti compensi, emolumenti, indennità, gettoni di presenza, rimborsi spese o altre utilità, comunque, denominate.
di CLAUDIO CASTAGNA