Sul fabbisogno individuato dal MIM, tenendo conto di diversi parametri, Pittoni assicura che il numero indicato rappresenta solo una prima tranche...
Intervenendo sui social il senatore Mario Pittoni, responsabile Dipartimento Istruzione Lega, già Presidente Commissione Cultura Senato, tranquillizza ancora una volta i precari storici su quanto si sta facendo: " al ministero si sta lavorando per contenere al massimo i danni ai triennalisti derivanti dal ritardo delle norme attuative dei percorsi abilitanti all'insegnamento, la situazione è meno catastrofica di come la dipinge qualcuno - e ancora - ci sono passaggi sui quali è possibile intervenire. Stiamo cercando il punto d'equilibrio."
Nel definire la posizione dei precari storici, in merito ai percorsi abilitanti di prossima attivazione, il senatore Pittoni ha stilato una serie di punti:
"1) Nei percorsi abilitanti il 40% dei posti è riservato ai triennalisti;
2) I triennalisti si abiliteranno e l'elevato punteggio di servizio non li relegherà certo in fondo alle liste;
3) Gli ingabbiati che acquisiscono altre abilitazioni possono essere anche un milione, non fanno "concorrenza": lasciano una cattedra e ne prendono un'altra;
4) Il numero di coloro che accederanno ai corsi non è affatto "bassissimo". Non c'è numero chiuso. Non sono previsti test d'ingresso. Quello che si legge, chiamato impropriamente "fabbisogno", in realtà è solo la disponibilità delle università per questa prima tranche, alla quale vanno aggiunti i soprannumerari che in quanto corsisti online non entrano in concorrenza con i triennalisti. O qualcuno pensa si possa liquidare dieci anni d'arretrato in un'unica tornata?"
In merito al problema della supplentite, che caratterizza ormai da decenni la scuola italiana, e a supporto della continuità didattica, con l'intento di invertire il trend della crescita delle supplenze a scapito della stabilizzazione, Pittoni afferma: "da tempo sottolineo l'importanza di invertire il trend che gli ultimi anni ha visto la crescita esponenziale delle supplenze a scapito della stabilizzazione degli insegnanti, prima garanzia di continuità didattica e quindi qualità del servizio. Non a caso dal 2020, per velocizzare l'assunzione dei docenti valorizzando merito ed esperienza, mi batto per il cosiddetto "doppio canale" di reclutamento (ddl S. 1920/20) da affiancare al tradizionale concorso per titoli ed esami. Il progetto sarà oggetto d'interlocuzione con la Commissione Europea per il necessario via libera.
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di LA REDAZIONE
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