Marcello Pacifico indica le priorità: "prima di tutto dobbiamo necessariamente allineare gli stipendi del personale scolastico all’inflazione..."
Ancora pochi giorni è prenderà via il confronto sul rinnovo del CCNL istruzione 2022-24: il prossimo 4 luglio il ministro Giuseppe Valditara presenterà ai sindacati l’Atto di indirizzo. Tra i sindacati convocati c’è anche l’Anief, che ha le idee molto chiare su cosa chiedere durante la trattativa. Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato, indica le priorità che il sindacato porterà avanti. Prima di tutto “dobbiamo necessariamente allineare gli stipendi del personale scolastico all’inflazione. Questa è la priorità per Anief. Per farlo servono delle risorse e sappiamo già che non sarà facile. Siamo sotto di 20 punti, in vent’anni abbiamo perso il 20% del potere d’acquisto. Inutile parlare di stipendi europei se non si riesce ad avere la dignità nel proprio paese” dichiara Pacifico che già aveva denunciato qualche mese fa l’aumento del costo della vita che negli ultimi tre lustri ha abbattuto di oltre il 15% gli stipendi.
Pacifico ricorda che “un contratto deve migliorare la vita dei lavoratori: per farlo, oltre al primo punto, bisogna allineare l’indennità di vacanza contrattuale. Bisogna stanziare delle risorse che portino alla parità di trattamento tra personale precario e di ruolo, senza ricorrere nei tribunali”. Per ricorda che “un altro punto fondamentale per noi è il riconoscimento di un’indennità di sede per chi lavora lontano dalla propria residenza. Questo serve per evitare quello che è sotto gli occhi di tutti: molte cattedre, soprattutto sul sostegno, rimangono vacanti perché tanti docenti preferiscono rimanere precari che andare lontano a lavorare” spiega il leader Anief.
“Sarebbe poi opportuno – continua Pacifico - rivedere il sistema dei gradini stipendiali e ripristinare il primo che è saltato ormai da dieci anni. Chiediamo ancora i buoni pasto per il personale ATA e l’incremento dell’indennità degli ex DSGA per far sì che siano davvero figure EQ”, come previsto dal contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019-21 sottoscritto lo scorso 18 gennaio. “Infine, è necessario riconoscere il burnout per programmare delle finestre per le pensioni. La formazione va riconosciuta dallo Stato e ci deve essere il riscatto gratuito degli anni di formazione”, conclude il presidente nazionale Anief.
Secondo le stime prodotte dall’Ufficio studi Anief, i 5 miliardi e mezzo stanziati per il rinnovo del contratto 2022-2024 serviranno a malapena per recuperare l’indennità di vacanza contrattuale dell’ultimo biennio rimasto scoperto. Occorrono, pertanto, almeno altri 10 miliardi per pareggiare gli stipendi all’inflazione. Il sindacato Anief continuerà a proporre al personale di ruolo e precario appositi ricorsi così da recuperare finalmente quell’indennità di vacanza contrattuale che altrimenti rimane assegnata solo in parte.
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di LA REDAZIONE
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