"Il cedolino della pensione, accessibile tramite servizio online, è il documento che consente ai pensionati di..."
Il cedolino della pensione, accessibile tramite servizio online, è il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui l’importo può variare.
Si riportano di seguito le principali informazioni sul cedolino della pensione di agosto 2024.
La data di pagamento
Le pensioni vanno in pagamento il primo giorno del mese bancabile del mese, con l’unica eccezione del mese di gennaio.
Ad agosto 2024, il pagamento avverrà con valuta 1° agosto.
Trattenute fiscali: conguaglio di fine anno 2023, addizionali regionali e comunali, tassazione 2024
A fine anno 2023 è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali applicate nel corso del medesimo anno di imposta (IRPEF e addizionali regionali e comunali a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS.
Se nel corso del 2023 sulla pensione sono state applicate mensilmente ritenute erariali in misura inferiore a quanto dovuto su base annua, l’INPS ha provveduto a recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e di febbraio 2024, trattenendo il debito anche fino alla capienza totale dell’importo del rateo pensionistico in pagamento.
Qualora i ratei di pensione di gennaio e di febbraio 2024 siano risultati insufficienti per il recupero totale prosegue con le trattenute sui ratei mensili successivi fino ad estinzione del debito.
Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, per il quali il ricalcolo delle ritenute erariali ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene comunque estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, del decreto-legge n. 78/2010, convertito con modificazioni nella legge n. 122/2010).
Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, anche sul rateo di agosto, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2023.
Si ricorda che le addizionali regionali e comunali vengono recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre dell’anno successivo a quello cui si riferiscono.
Le somme conguagliate sono state certificate nella Certificazione Unica 2024.
Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.
Verifica delle pensioni dei residenti in Italia con le informazioni reddituali relative all’anno di imposta 2021, dichiarati nel 2022.
A luglio 2024, l’INPS ha avviato la verifica a consuntivo delle prestazioni collegate al reddito ed erogate in via provvisoria nel 2022.
In caso di variazione dell’importo mensile della pensione, ad agosto 2024 viene posta in pagamento la rata di pensione aggiornata.
Nel caso in cui non vi siano in capo al titolare della prestazione indebiti in corso di recupero, i crediti a titolo di arretrati di importo fino a 500,00 euro lordi saranno pagati sulla mensilità di agosto.
Il recupero con trattenuta su pensione delle somme eventualmente erogate in eccesso avverrà a partire da ottobre 2024.
I soggetti interessati sono stati avvisati con comunicazione dedicata.
Pensioni previdenziali delle gestioni private. Sospensione delle prestazioni legate al reddito per mancata presentazione dei dati reddituali relativi al 2020 (art. 35 comma 10bis del d.l. 207/2008)
Sulle pensioni che siano, in tutto o in parte, collegate al reddito (ad esempio integrazione al trattamento minimo, maggiorazione sociale, pensione ai superstiti) i cui titolari, nonostante i solleciti, non abbiano ancora fornito i dati reddituali relativi al 2020, nei mesi di agosto e settembre verrà applicata una trattenuta pari al 5% determinata sulla base dell’importo della pensione di luglio 2024.
Ai pensionati interessati è stata inviata una lettera raccomandata con l’indicazione della data del 15 settembre 2024 come ultima scadenza per l’invio dei redditi richiesti.
Nei casi in cui le informazioni reddituali richieste non vengano inviate, si effettuerà la revoca definitiva delle prestazioni collegate al reddito del 2020 o, nel caso di pensioni ai superstiti, verrà applicata la fascia massima di abbattimento dell’importo della pensione previsto dall’art. 1, comma 41 della legge 335/1995, e si procederà al calcolo e al recupero degli importi che saranno risultati indebiti.
Assistenza fiscale: conguagli da modello 730/2024
Ad agosto vengono effettuate le operazioni di abbinamento delle risultanze contabili di cui ai modelli 730 per i pensionati/contribuenti che abbiano optato per INPS quale sostituto di imposta ed i cui flussi siano pervenuti da Agenzia delle Entrate entro la data del 30 giugno.
Sul rateo di pensione di agosto si procede:
al rimborso dell’importo a credito del contribuente;
alla trattenuta, in caso di conguaglio a debito del contribuente. Si ricorda che la eventuale rateazione degli importi a debito risultanti dalla dichiarazione dei redditi deve obbligatoriamente concludersi entro il mese di novembre per cui, qualora la risultanza contabile sia stata ricevuta dall’Istituto nei mesi successivi a quello di giugno non sarà possibile garantire il numero di rate scelto dal dichiarante per il versamento dei debiti d’imposta.
I contribuenti che hanno indicato l’INPS quale sostituto d’imposta per l’effettuazione dei conguagli del modello 730/2024 possono verificare le risultanze contabili della dichiarazione e i relativi esiti attraverso il servizio online: “Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino”, disponibile anche tramite l’app INPS mobile.
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di KATIA PIEMONTESE
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