Pensione, Docenti e ATA:i dati Istat sull’aspettativa di vita fanno salire di 3 mesi l’uscita dal lavoro.ANIEF: PETIZIONE per il PENSIONAMENTO ANTICIPATO A 60 ANNI ed il RISCATTO GRATUITO della LAUREA
- La Redazione
- 7 giorni fa
- Tempo di lettura: 4 min
Chi volesse chiedere di cambiare in meglio la legge pensionistica, con uscita dal lavoro a 60 anni e riscatto gratuito della laurea, può ancora sottoscrivere la petizione...

Cresce l’aspettativa di vita, sale l’età di pensionamento. Secondo un report pubblicato dall’Istat, nel 2024 per la popolazione residente la speranza di vita alla nascita è salita a 83,4 anni e nello stesso periodo il tasso di mortalità è sceso a 11 decessi ogni 1.000 abitanti, rispetto agli 11,4 dell’anno precedente: ne consegue che in Italia oggi si vive in media quasi 5 mesi di vita in più rispetto al 2023. Gli uomini hanno recuperato cinque mesi rispetto all’anno precedente, mentre le donne quasi quattro mesi. Il Trentino-Alto Adige si conferma la regione con i maggiori valori, con la media di vita di 86,7 anni per le donne e 82,7 anni per gli uomini. Di contro, la Campania risulta la regione con la speranza di vita più bassa (83,8 anni per le donne, 79,7 anni per gli uomini), anche se il dato risulta proiettato verso l’alto. A seguito di questi dati, la redazione dell’agenzia Ansa ha dedotto che nel 2027 l’età pensionabile per la pensione di vecchiaia passerà a 67 anni e tre mesi, mentre quella di anzianità a 43 anni e un mese.
“Questi dati sull’aspettativa di vita e sull’età pensionabile – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - sono indicativi, ma non esaurienti. La domanda che vorrei fare agli statistici è: in quale stato mentale e fisico si arriverà alla pensione se si è costretti a rimanere al lavoro fino a quasi a 70 anni di età? Perché non si parla dei disturbi derivanti dall’eccesso di anni di lavoro? Quali conseguenze comparta il mantenimento coatto in servizio di milioni di lavoratori sulla salute degli anziani in Italia? Se si guarda alla scuola, le risposte sono disarmanti: l’elevato burnout tra i lavoratori del settore comporta un numero altissimo di casi di patologie, psichiche e fisiche. Lo stress da lavoro correlato tra i docenti e il personale Ata è elevato, malgrado l’amministrazione e il Ministero della Salute si ostinano a non pubblicare dati ufficiali”.
In questa situazione, diventa ancora più preziosa la proposta di legge n. 1413 presentata in Senato dalla senatrice Carmela Bucalo (Fratelli d’Italia) per favorire il pensionamento anticipato del personale docente e Ata della scuola per mezzo del riscatto agevolato degli anni di studio universitari: il testo del disegno di legge - prodotto a seguito della partecipatissima petizione Anief per combattere con il pensionamento di docenti, Ata e presidi anticipato a 60 anni di età e riconoscimento gratuito degli anni di formazione universitaria – è stato assegnato alla decima Commissione permanente del Senato (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), la quale nei prossimi giorni la esaminerà tenendo anche conto dei pareri della prima (Affari Costituzionali), quinta (Bilancio) e settima Commissione (Cultura, Istruzione).
Secondo Marcello Pacifico “legiferare su questa norma sarebbe importantissimo: si tratterebbe di un compromesso più che accettabile, considerando che si tratta di uno sforzo economico quasi dieci volte minore, si potrebbero infatti farsi valere 4-5 anni preziosissimi per anticipare l’uscita dal lavoro: una necessità che si fa sempre più impellente considerando l’elevato burnout presente tra i lavoratori del comparto Scuola, soprattutto dopo i 60 anni”.
Chi volesse chiedere di cambiare in meglio la legge pensionistica, con uscita dal lavoro a 60 anni e riscatto gratuito della laurea, può ancora sottoscrivere la petizione Anief lanciata dal suo presidente nazionale Marcello Pacifico: per aderire cliccare qui.
LA PETIZIONE ANIEF
La petizione Anief vuole riconoscere al personale docente e scolastico la stessa finestra per la pensione di limite anagrafico a 60 anni prevista per il personale delle forze militari (d.lgs. 66/2010) e di polizia (d.lgs. 334/2000), con la possibilità, a domanda, di permanere in servizio anche con compiti di tutoraggio e orientamento per i neo-assunti, con incentivi, fino a 67 anni.
La petizione chiede per il personale docente e scolastico anche lo stesso riscatto gratuito degli anni universitari di valore legale della laurea, previsto per gli ufficiali delle forze militare dall'art. 32 eel DPR 1092/1973, in quanto titolo di accesso alla professione.
L'ultimo rapporto dell'ARAN sull'età anagrafica dei dipendenti della pubblica amministrazione nel 2021 conferma il progressivo invecchiamento del personale docente e scolastico, rispetto all'attuale riforma delle pensioni che prevede il pensionamento dopo quasi 44 anni di contributi o il limite anagrafico di quasi 68 anni di età.
Il personale docente e scolastico della scuola italiana è il piu vecchio in Europa e nel mondo, per il 77,4% è di sesso femminile.
235.741 unità erano in servizio a scuola nel 2021 con un'età over 60 (18 6%), a dispetto di quanto avveniva nelle forze di polizia con 2.296 unità (0,8%) e nelle forze armate con 186 unità (0,1%), in ragione della specificità dell'ordinamento militare, del rischio, ma a dispetto del burnout che non è riconosciuto agli insegnanti e a tutto il personale scolastico.
Per superare il gap generazionale tra studenti e insegnanti, svecchiare il corpo docente, intervenire sul burnout, pertanto, il sindacato Anief ritiene necessario modificare le norme sull'accesso alla pensione e sul riscatto gratuito degli anni di formazione del personale docente e scolastico.
Il tuo supporto può spingere il Governo e il Parlamento a cambiare la norma anche per superare i rilievi opposti dalla Consulta nella sentenza n. 270/2022 per i Funzionari delle forze di Polizia, e a far riconoscere la professionalità e la peculiarità del lavoro del corpo insegnante e di tutto il personale scolastico.
Il sindacato Anief invita tutti coloro che sostengono la richiesta di uscita anticipata dei docenti e del personale scolastico a 60 anni anziché a 67, di firmare e condividere la richiesta online: cliccare qui.
di VALENTINA TROPEA