Poco più di un decennio fa, nel 2011, il personale scolastico andava in pensione con Quota 96, che corrispondeva a 60 anni di età e 36 anni di contributi versati, e con l’assegno di...
“Poco più di un decennio fa, nel 2011, il personale scolastico andava in pensione con Quota 96, che corrispondeva a 60 anni di età e 36 anni di contributi versati, e con l’assegno di quiescenza quasi corrispondente all’ultimo stipendio: oggi bisogna attendere 67 anni, a breve anche 5 mesi in più, rischiare di prendersi patologie di vario genere legate al burnout e si riceve un assegno pensionistico tagliato almeno del 30% rispetto alla busta paga.
Noi non ci stiamo: il personale della scuola è incompatibile con questa riforma assurda e tra le varie iniziative per fermare questa deriva abbiamo predisposto anche una petizione online che chiediamo a tutto il popolo della scuola di aderirvi unendosi ai quasi 70 mila che in pochi giorni l’hanno sottoscritta”. Lo dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando le prospettive della stampa specializzata, secondo la quale “è inevitabile considerare che, di due o tre mesi alla volta, molto presto le pensioni di vecchiaia supereranno il tetto dei 70 anni”.
Di questo passo, con i governi consenzienti, “ogni 10 anni l’età pensionabile rischia di salire di 10/12 mesi, se non di più. Già nel 2034 potrebbero servire 68 anni per lasciare il lavoro, e prima del 2040 si arriverebbe a 69. Per poi andare dritti verso la fatidica quota dei 70 anni”. Secondo il leader dell’Anief occorre quindi introdurre una deroga per il personale della scuola, che non può assolutamente permettersi di andare in pensione a 70 anni proprio perché sottoposto ad un alto stress da lavoro correlato: “La soluzione – ribadisce Pacifico – è estendere a chi lavora negli istituti scolastici il modello adottato anche oggi per il personale militare e della polizia: l’anticipo pensionistico attorno ai 60 anni di età anagrafica e il riscatto gratuito dei 4-5 anni di studi universitari. È assurdo che un insegnante per farsi valere gli anni degli studi universitari debba spendere 40 mila euro, mentre gli ufficiali non pagano niente”, conclude Pacifico.
Anief continua a raccogliere adesioni alla petizione online attraverso la quale per il personale della scuola chiede il pensionamento a 60 anni e il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria: in pochi giorni la petizione ha raccolto quasi 70 mila adesioni. Per firmare la petizione online e condividerla nei social media cliccare qui.
IL TESTO DELLA PETIZIONE ANIEF
La petizione Anief vuole riconoscere al personale docente e scolastico la stessa finestra per la pensione di limite anagrafico a 60 anni prevista per il personale delle forze militari (d.lgs. 66/2010) e di polizia (d.lgs. 334/2000), con la possibilità, a domanda, di permanere in servizio anche con compiti di tutoraggio e orientamento per i neo-assunti, con incentivi, fino a 67 anni.
La petizione chiede per il personale docente e scolastico anche lo stesso riscatto gratuito degli anni universitari di valore legale della laurea, previsto per gli ufficiali delle forze militare dall'art. 32 eel DPR 1092/1973, in quanto titolo di accesso alla professione.
L'ultimo rapporto dell'ARAN sull'età anagrafica dei dipendenti della pubblica amministrazione nel 2021 conferma il progressivo invecchiamento del personale docente e scolastico, rispetto all'attuale riforma delle pensioni che prevede il pensionamento dopo quasi 44 anni di contributi o il limite anagrafico di quasi 68 anni di età.
Il personale docente e scolastico della scuola italiana è il piu vecchio in Europa e nel mondo, per il 77,4% è di sesso femminile.
235.741 unità erano in servizio a scuola nel 2021 con un'età over 60 (18 6%), a dispetto di quanto avveniva nelle forze di polizia con 2.296 unità (0,8%) e nelle forze armate con 186 unità (0,1%), in ragione della specificità dell'ordinamento militare, del rischio, ma a dispetto del burnout che non è riconosciuto agli insegnanti e a tutto il personale scolastico.
Per superare il gap generazionale tra studenti e insegnanti, svecchiare il corpo docente, intervenire sul burnout, pertanto, il sindacato Anief ritiene necessario modificare le norme sull'accesso alla pensione e sul riscatto gratuito degli anni di formazione del personale docente e scolastico.
Il tuo supporto può spingere il Governo e il Parlamento a cambiare la norma anche per superare i rilievi opposti dalla Consulta nella sentenza n. 270/2022 per i Funzionari delle forze di Polizia, e a far riconoscere la professionalità e la peculiarità del lavoro del corpo insegnante e di tutto il personale scolastico.
Il sindacato Anief invita tutti coloro che sostengono la richiesta di uscita anticipata dei docenti e del personale scolastico a 60 anni anziché a 67, di firmare e condividere la richiesta online: cliccare qui.
di LA REDAZIONE
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