"Un figlio, nella vita di un uomo, è spalancare la porta del cuore. Diventare padre è fare un vero e proprio salto nel vuoto. È lasciare il territorio del certo.."

Ogni persona, nella sua vita, si pone degli obiettivi da realizzare, all'insegna del proprio soddisfacimento personale e del pieno appagamento di se stessi, ma diventare genitori rappresenta una magia speciale, un evento unico nella vita di ogni essere umano capace di stravolgere i piani iniziali, inebriando la propria esistenza di una fragranza unica e dolcissima.
Alberto Pellai, medico, psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano, ha deciso così di condividere la sua esperienza nel diventare genitore attraverso alcuni versi tratti da un suo libro.
"Quando sei arrivato di te non sapevo niente.
E anche di me sapevo pochissimo.
Ti ho guardato e mi sono interrogato.
Chi eri tu per me?
Chi ero io per te?
Più ti guardavo, più mi confondevo.
Sei stato gioia e paura. Tutto insieme.
Poi ti ho guardato meglio. È vero. Di te non sapevo niente.
Di me sapevo poco.
Ma potevo imparare.
E tu mi potevi insegnare.
Mi sono messo in cammino. Tu maestro. Io allievo.
A volte riuscivo bene. A volte così così.
Ma tu sei stato paziente. E alla fine imparare da te è stata
la scuola più bella che potevo frequentare.
(….)
Sei diventato maggiorenne dall’altra parte del mondo.
Io qua. Tu là.
Ci siamo fatti gli auguri via WhatsApp. Poi ci siamo visti su uno schermo.
E il cuore mi batteva forte. Proprio come il giorno in cui sei nato.
Ecco, figlio mio. Mi hai insegnato come si fa a far battere forte il cuore.
Anche se sei dall’altra parte del mondo, mi abiti dentro.
E ogni tuo ritorno sarà festa. Così come ogni tua partenza.
Perché ti ho dato radici affinché ti spuntassero le ali.
E non c’è niente che mi rende più orgoglioso e felice che
vederti volare.
(tratto da “Da uomo a padre” di A.Pellai, Mondadori ed.)
Questo breve testo è estratto dal mio libro 'Da uomo a padre' (Mondadori ed.) E’ un libro che ho scritto basandomi su ciò che so e su ciò che sono. Racconta la paternità come un viaggio trasformativo che porta gli uomini a scoprire il vero sé che li abita, riconnettendoli col bambino che sono stati e con il padre che hanno avuto. Diventare padre è fare un vero e proprio salto nel vuoto. È lasciare il territorio del certo, per l’incerto. È decidere di investire su nuovi fronti della propria esistenza. Essere pronti a trovare frammenti di sé che ancora non erano stati ben integrati nel profilo della propria identità.
Un figlio, nella vita di un uomo, è spalancare la porta del cuore", queste le significative parole di Alberto Pelai in merito alla sua personale esperienza di genitore.
La nascita di un figlio regala emozioni meravigliose ad un genitore, rendendolo estremamente felice, ma allo stesso tempo il genitore deve poter ricambiare donando al figlio delle ali che gli consentano di volare.
Un genitore deve essere in grado di mettersi da parte così da consentire al figlio di percorrere il suo cammino autonomamente e responsabilmente, perché solo in tal modo si potrà garantire una crescita sana ed armoniosa.
Un figlio consente di spalancare le porte del proprio cuore, essendo un prolungamento di noi stessi, attraverso quel legame speciale ed indissolubile che non smetterà mai di esistere, una connessione speciale che si basa su di una stima reciproca, l'uno potendo contare sull'altro, sempre, senza riserve.
di VALENTINA TROPEA