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Pellai: Papa Francesco, un uomo tra gli uomini. Umile e modesto, vicino agli ultimi ed ai più deboli, testimone di pace e di amore,in grado di infondere speranza con il suo sorriso che scalda il cuore

"È stato uomo tra gli uomini. Sin dal primo giorno del suo mandato, si è mostrato piccolo e ultimo. Ha rinunciato ai privilegi associati alla sua carica per incarnarne la dimensione più profondamente..."


La scomparsa di Papa Francesco ha lasciato tutti molto amareggiati ed attoniti, cogliendoci di sorpresa, increduli dopo aver visto il Santo Padre solo il giorno prima celebrare la messa di Pasqua in una splendida e soleggiata domenica.

Papa Francesco, attraverso una semplicità disarmante ed un sorriso luminoso, è stato sempre in grado di accogliere i suoi fedeli, avvolgendoli in un abbraccio dolce e caloroso, essendo umile e modesto, testimone di pace e di amore, capace di stare vicino agli "ultimi" e di prendersi cura dei più deboli.

A tal fine Alberto Pellai, medico, psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano, coglie l'occasione per esprimere il suo pensiero in merito, attraverso una riflessione degna di nota.

"Ci sono tre cose del Pontificato di Papa Francesco che lasceranno una traccia nel tempo e lo renderanno un Pontefice indimenticabile e necessario alla missione che la Chiesa ha nel mondo.

1. È stato uomo tra gli uomini. Sin dal primo giorno del suo mandato, si è mostrato piccolo e ultimo. Ha rinunciato ai privilegi associati alla sua carica per incarnarne la dimensione più profondamente umana. Non è un caso che la sua ultima uscita nel mondo l’abbia fatta visitando i carcerati e tenendo fede all’attenzione agli ultimi che sempre l’ha contraddistinto. Penso che i carcerati che qualche giorno fa hanno avuto il dono e il privilegio della sua presenza esclusiva e totalmente per loro, oggi siano i primi a comprenderne la grandezza e percepirne la sua enorme tensione caritatevole e solidaristica. Se c’è una cosa che di lui non dimenticheremo, è che dal primo all’ultimo giorno, Papa Francesco ha incarnato con le sue scelte e la sua vita il principio evangelico: “Gli ultimi saranno i primi”.


2. E’ stato fiero e instancabile testimone di pace, contro ogni guerra, contro ogni decisione di riarmo e di attacco violento rivolto a qualsivoglia nemico. In questo il Papa non ha mai cercato alleanze con i potenti, non ha mai giustificato nessuna guerra, dichiarandole tutte sbagliate e tutte ingiuste. Il mondo faccia tesoro di questa eredità ispirata ai più veri e alti principi del cristianesimo. Nessun cristiano può essere dalla parte della guerra e della armi. Mai. Per me è stato triste constatare negli ultimi due anni quanto la sua voce di pace, cristallina e purissima, che non ha mai avuto tentennamenti nel condannare qualsiasi intervento militare in qualsiasi angolo del mondo, sia rimasta inascoltata a tutte le latitudini e le longitudini del mondo. Se solo i potenti della terra gli dessero e gli avessero dato ascolto.


3. È stato portavoce e testimone di un Dio amorevole e tenero. Ha predicato la tenerezza e l’amorevolezza di un Dio Padre e non castigatore. Ha reso la speranza e il sorriso due strumenti di conversione che hanno toccato, a volte, gli animi di persone impermeabili al messaggio religioso. La predicazione di un Dio Amore è forse il dono più grande che ha fatto non solo al mondo, ma anche alla sua stessa Chiesa.


In questo giorno di tristezza, Papa Francesco ci avrebbe esortato a non smettere mai di sperare. La parola speranza esonda da ogni suo messaggio e passaggio nel mondo. È la parola intorno alla quale ruota anche il messaggio di questo anno giubilare. Anche per chi come me, nel mondo si occupa di qualcosa che è profondamente laico, umano e terreno, Papa Francesco resta un riferimento umano e di direzionamento dello sguardo di importanza insostituibile", queste le significative parole dello psicoterapeuta.


Papa Francesco è stato un uomo tra gli uomini: semplice e modesto, vicino agli ultimi ed ai più deboli, testimone instancabile di pace e di amore, in grado di infondere speranza con il suo sorriso che ha scaldato il cuore e toccato l'animo anche di persone impermeabili al messaggio religioso; ed è proprio per tale ragione che il suo ricordo rimarrà indelebile nelle memoria di ognuno di noi.



di VALENTINA TROPEA







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