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Oggi lezioni al via per i 90mila alunni dell’Alto Adige, poi toccherà ad altri 7 milioni entro metà mese. Anief: ogni studente riprenderà con tre docenti precari e ogni scuola sarà privata di un Ata

"Nei prossimi giorni, fino a metà mese, sarà la volta di altri 7 milioni di alunni. Quale scuola troveranno?..."

Oggi, 5 settembre, in Alto Adige è suonata la prima campanella dell’anno scolastico: negli istituti scolastici altoatesini di ogni ordine e grado sono tornati in classe quasi 90mila alunni.

Nei prossimi giorni, fino a metà mese, sarà la volta di altri 7 milioni di alunni. Quale scuola troveranno? “I nostri studenti – risponde Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - purtroppo continueranno ad avere tre docenti precari, su una decina che mediamente compongono il Consiglio di classe, e che arriveranno. Supplenti che, se va bene, verranno nominati e assegnati alle classi entri i primi giorni di lezione. Questo perché, per dare troppo credito ai concorsi-lumaca, per non tornare al doppio canale di reclutamento e continuando a mantenere in vita gli organici di diritto, si è passati in meno di 10 anni dal 14% di precari del 2015 a una precarietà record che si attesta tra 25 e il 28%. Con punte del 50% per il sostegno”.


“Siamo arrivati al punto – prosegue il sindacalista autonomo - che a fronte di quasi 250mila supplenze di docenti annuali si lasciano fuori gli idonei dei concorsi, addirittura privati, come nell’ultimo concorso Pnrr, dell’abilitazione all’insegnamento. In Italia, inoltre, non si attinge dalle graduatorie provinciali, le Gps, se non per il sostegno prima fascia: così nemmeno quest’anno si riuscirà ad assumere su tutto il contingente di immissioni in ruolo, 45mila cattedre più 19mila per il Pnrr, autorizzate dal Mef. Ma sono diverse le stranezze che caratterizzeranno il nuovo anno scolastico, come la mancata assegnazione della Carta del docente ai precari: l’anno scorso era stata concessa ai supplenti annuali con contratto in scadenza il 31 agosto, dal 1° settembre scorso anche loro saranno costretti a presentare ricorso per vedersi assegnare la quota annuale per aggiornarsi. E che dire del personale Ata tagliato di migliaia di posti rispetto allo scorso mese di giugno, con un collaboratore scolastico o amministrativo in meno in ogni scuola autonoma e sole 10mila assunzioni attuate su oltre 30mila posti liberi? Come Anief, anche proponendo emendamenti alle leggi in via di approvazione, come al decreto legge Omnibus, contiamo di fare cambiare più di qualcosa da subito e naturalmente con l’avvio del prossimo anno scolastico”.




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di LA REDAZIONE




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