Anief: "il Ccnl prevede che oltre le 40 ore annue extra-didattiche, previste per le attività funzionali all’insegnamento, tutte le altre unità orarie di formazione dovranno d’ora in poi essere remunerate “con compensi, anche forfettari stabiliti in contrattazione integrativa”
Il sindacato Anief ricorda che il nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 prevede che oltre le 40 ore annue extra-didattiche, previste per le attività funzionali all’insegnamento, tutte le altre unità orarie di formazione dovranno d’ora in poi essere remunerate “con compensi, anche forfettari stabiliti in contrattazione integrativa”. Perchè, riporta ancora il Ccnl sottoscritto da quasi tutti i sindacati lo scorso 14 luglio e nei prossimi giorni alla firma definitiva all’Aran, “la formazione continua costituisce un diritto ed un dovere per il personale scolastico”. Di recente, anche il ministro Giuseppe Valditara, ha affermato che “la formazione” del personale scolastico deve “avere un processo continuo e” di conseguenza va “correlata a riconoscimenti economici per coloro che la svolgono”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che quanti sono responsabili dell’istruzione pubblica nazionale hanno il dovere morale e materiale per far avere “finanziamenti specifici per la formazione degli insegnanti, ma anche del personale Ata. I contratti e gli accordi sottoscritti all’Aran devono avere un seguito, quindi è bene che il personale, anche precario, venga messo nelle condizioni di aggiornarsi professionalmente. Con la Legge di bilancio 2024 abbiamo chiesto, attraverso degli emendamenti suggeriti ai politici, delle risorse ad hoc”, conclude il sindacalista Anief.
GLI ALTRI RISULTATI RAGGIUNTI
Anief ricorda che con l’accordo del luglio 2023 all’Aran si è riusciti a convogliare nel comparto Istruzione maggiori risorse, circa mezzo miliardo di euro, per la valorizzazione del personale e con redistribuzione dei fondi ai tavoli contrattuali. Sono passate delle deroghe ai vincoli dei trasferimenti, la procedura straordinaria di reclutamento su posti di sostegno e lo sblocco dei contratti dei docenti specializzati all’estero; ma anche l’ampliamento del 30 % dei posti dei docenti riservati ai precari TFA sostegno; l’aumento del 70% dei posti per i docenti IRC nel concorso straordinario.
Detto dei tre giorni pagati al 100% per ogni anno scolastico concessi anche ai precari, Anief ha anche chiesto e ottenuto l’eliminazione del tetto massimo dei docenti abilitati con semplificazione per accesso e frequenza; l’ammissione diretta degli insegnanti ‘ingabbiati’ ai percorsi di 30 CFU insieme ai docenti triennalisti pure della scuola paritaria e degli Iefp; l’assegnazione della Carta del docente ai neo immessi e al 31 agosto, come poi accettato dallo stesso Governo di recente; lo scorrimento delle graduatorie del concorso ordinario straordinario su rinunce e trasformazione in esaurimento delle graduatorie dei concorsi ordinari; il nuovo corso-concorso per dirigenti scolastici con ricorso in atto.
Infine, Anief ha ha creato le condizioni per l’intesa sulla mobilità dei neo immessi in ruolo; risorse superiori all’inflazione e al precedente contratto; sono state riportate alla contrattazione la definizione dei compensi del tutor; lo sblocco delle posizioni economiche ATA; l’aumento delle quote orarie del 10%, come pure del congedo per le donne vittime di violenza e la conferma dei diritti della disabilità nei trasferimenti del personale scolastico.
di CLAUDIO CASTAGNA
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