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Nomine scuole italiane all’estero: disastro annunciato, inizio anno scolastico a rischio nelle sedi estere (Cgil)

L’avvio del prossimo anno scolastico nelle scuole italiane all’estero, come nei corsi e nei lettorati partirà in colpevole ritardo o comunque a ranghi ridotti per la mancata copertura dei...

Come ampiamente preannunciato e denunciato dalla FLC CGIL nei precedenti comunicati, l’avvio del prossimo anno scolastico nelle scuole italiane all’estero, come nei corsi e nei lettorati partirà in colpevole ritardo o comunque a ranghi ridotti per la mancata copertura dei posti che riguarda un terzo del personale totale destinato all’estero. A due giorni dall’inizio dell’anno scolastico (in alcune nazioni è già iniziato) nessun decreto individuale di invio all’estero è stato emanato in un rimpallo di responsabilità che coinvolge l’apparato amministrativo e politico che proviamo a spiegare. Il primo colpevole ritardo è dovuto alla Corte dei Conti che non ha ancora approvato il contingente presentato nello scorso aprile. Lo scorso anno, l’approvazione della Corte dei Conti avvenne il 19 maggio 2023, solo dopo 8 giorni dalla presentazione del contingente, quindi pur consapevoli che il DL 71 ha ritardato la presa in carico, rimane incomprensibile come a distanza di 1 mese dalla conversione in legge, il contingente non sia stato ancora approvato.

La mancata approvazione della Corte dei Conti, senza la quale non si può procedere ai decreti individuali di invio all’estero NON giustifica il ritardo con cui il MAECI sta procedendo nell’individuazione e assegnazione della sede agli aventi diritto. Modalità espletata dall’amministrazione, come sempre, senza dare alcuna informazione sindacale (modalità di relazioni sindacali ripetutamente e recentemente denunciata dalle OO.SS.) sulle tempistiche, priorità attuazione dello scorrimento delle graduatorie. Per chiarezza, se la firma del contingente dovesse arrivare domani mattina il MAECI non sarebbe comunque pronto a fare i decreti perché in ritardo nell’assegnazione della sede.

Confusione, annunciata che lascia docenti, DS e personale ATA intenti a trasferirsi in altre nazioni disorientati e a dover effettuare scelte spesso senza nemmeno sapere quali saranno le retribuzioni che andranno a percepire.

Questa situazione oltre a compromettere il corretto avvio dell’anno scolastico nelle sedi estere, creerà problemi anche nelle scuole italiane dove il personale docente, dirigenziale e amministrativo inizierà il proprio servizio per poi abbandonarlo (pensiamo per esempio alla continuità didattica) nei mesi autunnali costringendo gli istituti a trovare dei supplenti ad anno scolastico inoltrato.

La mancanza di interlocuzione rende impossibile al momento prevedere quando il personale scolastico potrà partire, considerando anche il fatto che una volta ottenuto il decreto da parte del MAECI occorrerà attendere il visto di ingresso che varia a seconda della nazione in cui si dovrà andare a prendere servizio.

Ormai, l’unica possibilità che rimane è limitare il danno sia per le scuole all’estero che in quelle italiane, MAECI, MIM e governo devono impegnarsi per velocizzare le operazioni di nomina e garantire il prima possibile l’avvio corretto dell’anno scolastico 2024/25.


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di LA REDAZIONE




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