"In uno dei quartieri più grandi della città di Pomezia, i fondi del PNRR destinati alla costruzione di nuove scuole hanno permesso di..."
In uno dei quartieri più grandi della città di Pomezia, i fondi del PNRR destinati alla costruzione di nuove scuole hanno permesso di abbattere e ricostruire totalmente il plesso della Scuola primaria “IC Enea”, che sarà terminato entro il 2026. Un progetto finanziato con quasi 4 milioni e 900.000 euro, che consentiranno la realizzazione di un edificio completamente innovativo, con ampi spazi e grande luminosità.
“È stato importante per noi scegliere questo quartiere”, spiega il Sindaco di Pomezia, Veronica Felici, “perché avevamo proprio bisogno di ricostruire la vecchia scuola, risalente agli anni ’70. Il cantiere è in esecuzione ed è già stato abbattuto il vecchio edificio, quindi siamo a buon punto. Il progetto rappresenta davvero un’opportunità unica”.
La nuova scuola si svilupperà su due piani, con i due fronti principali vetrati proprio per dar modo alla luce di entrare e trasmettere ai bambini la sensazione di un ottimo rapporto verso l’esterno. L’ampia area di distribuzione interna a doppia altezza darà la possibilità di utilizzare questi spazi per attività interclasse. Anche la grande scalinata che collegherà il piano superiore e il piano inferiore potrà essere riutilizzata come palcoscenico-teatrino.
“Quando ho visto il progetto della nuova scuola”, commenta la docente dell’Istituto Adele Urso, “me ne sono immediatamente innamorata perché incarna proprio la scuola che sogno, aperta anche alle famiglie e dove si possano svolgere attività pomeridiane dopo le attività curricolari, per garantire quell’offerta formativa aggiuntiva che dia la possibilità ai bambini di studiare il proprio essere e capire cosa vogliono diventare da grandi”.
Il sistema di riciclo d’aria interna garantirà un ricambio naturale e sulla superficie superiore saranno posti dei pannelli fotovoltaici per un abbattimento del consumo energetico. Infine, è previsto il riutilizzo delle acque piovane tramite una cisterna. Tutti i materiali di costruzione che verranno utilizzati hanno un ciclo di produzione certificato per il consumo energetico e per il riciclo dei materiali.
La vecchia Scuola primaria “IC Ardea III” di Via Nazareno Strampelli era stata costruita negli anni ’70 con limiti logistici importanti, come il parcheggio angusto, le barriere architettoniche, gli spazi molto stretti e bui, l’assenza di una palestra, di un’aula magna adeguata e di laboratori. Grazie al PNRR il Comune ha potuto procedere al suo abbattimento e all’avvio del cantiere per la ricostruzione del plesso all’interno di una area di circa 6.000 mq.
“Abbiamo subito approfittato di questo progetto”, dice il Sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, “per procedere con la demolizione del vecchio edificio che non aveva la possibilità di ampliare i parcheggi, un vero problema perché la scuola affaccia su una strada molto trafficata, e di creare i servizi che meritano oggi le scuole moderne”.
Il nuovo edificio si eleverà su tre piani fuori terra. Al primo piano saranno presenti le superfici destinate anche all’uso pubblico, come la palestra, mentre al primo e secondo piano si troveranno le dieci aule didattiche, con una superficie di circa 42 mq, che potranno accogliere un totale di 200 alunni contro i 100 del vecchio istituto. “La nuova Scuola Primaria di Ardea”, sottolinea l’ingegnere Emanuele Focaccetti, “si connota a tutti gli effetti come una scuola moderna, ben progettata, ben ubicata, con uno sguardo al futuro e in grado di rappresentare un polo per tutta la comunità”.
La linea di investimento del PNRR finalizzata alla costruzione di nuove scuole prevede la realizzazione di 212 nuovi plessi scolastici, i cui progetti architettonici sono stati selezionati con un concorso di progettazione. Tutti gli interventi prevedono un’azione di sostituzione edilizia (demolizione di una scuola esistente e ricostruzione) e sono gestiti dagli enti locali proprietari degli edifici, beneficiari dei finanziamenti. I progetti di ogni nuova scuola sono stati selezionati attraverso un concorso di progettazione e rispondono a linee guida che definiscono le caratteristiche strutturali principali che le nuove scuole devono rispettare, in termini di sostenibilità, apertura al territorio, capacità di accogliere una didattica innovativa. Il completamento degli interventi è previsto entro il 2026.
di ISABELLA CASTAGNA