Il Profilo dei Diplomati, giunto alla sua XIX edizione, in continuità con le precedenti pubblicazioni, è prodotto dall’elaborazione dei questionari AlmaDiploma compilati dagli studenti di scuola secondaria di secondo grado poco prima del conseguimento del titolo avvenuto nel 2021.
L’indagine, realizzata dall’Associazione AlmaDiploma con il supporto del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, ha la finalità di esaminare le caratteristiche, le esperienze, le valutazioni circa il percorso scolastico, le performance e le prospettive post-diploma dei diplomandi.
Quest’anno l’indagine sul Profilo dei Diplomati ha coinvolto oltre 37 mila diplomati del 2021, un anno particolare che, inevitabilmente, ha avuto delle ripercussioni sugli studenti, sulle famiglie, sulle scuole e sulle istituzioni. Infatti l’indagine ci restituisce una fotografia delle caratteristiche, esperienze ed opinioni dei giovani che hanno inevitabilmente risentito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e che ha comportato l’integrazione, in modo strutturato, della didattica digitale a seguito della pionieristica esperienza nell’anno scolastico precedente.
Il Profilo dei Diplomati 2021 distingue fra 10 diplomi, suddivisi in 34 possibili indirizzi di studio5 : 17 liceali, 11 tecnici e 6 professionali. Nella popolazione considerata per l’Indagine i licei rappresentano il 54,6% (il 23,8% scientifici, l’11,4% linguistici, l’8,0% delle scienze umane, il 7,2% classici, il 3,6% artistici, lo 0,7% coreutici e musicali), i tecnici il 37,0% (il 19,2% tecnici tecnologici e il 17,8% tecnici economici), i professionali l’8,4% (il 6,8% dei servizi e l’1,5% industria e artigianato).
Prospettive di lavoro
Il 62,9% dei diplomati del 2021, alla vigilia del diploma, ha intenzione di lavorare o comunque cercare lavoro: il 24,2% un lavoro continuativo a tempo pieno e il 38,7% un lavoro occasionale, saltuario o a tempo parziale.
Per quanto riguarda le aspettative legate al futuro professionale, i risultati qui riportati si riferiscono al collettivo dei diplomati 2021 che hanno intenzione di lavorare o cercare un lavoro a tempo pieno dopo il conseguimento del diploma (si tratta del 12,7% dei diplomati liceali, il 35,7% dei tecnici e il 49,4% dei professionali).
I neodiplomati (all’interno di ciascun percorso) attribuiscono particolare importanza a quattro aspetti: la possibilità di guadagno, l’acquisizione di professionalità, la stabilità del posto di lavoro e la possibilità di carriera, con percentuali di rilevanza superiori al 90%.
Seguono, in ordine decrescente di importanza, l’indipendenza o l’autonomia, i rapporti con i colleghi e il coinvolgimento nelle attività e nelle decisioni, con percentuali comunque al di sopra dell’85%, ma con quote di diplomati che le hanno considerate “decisamente rilevanti” inferiori ai primi tre aspetti. Gli aspetti ritenuti meno importanti per il lavoro futuro sono la coerenza con gli studi compiuti (67,4%) e le opportunità di contatto con l’estero (72,2%). La coerenza con gli studi, in particolare, risulta l’aspetto meno importante per i diplomati liceali e tecnici, mentre per i professionali l’aspetto meno rilevante nel lavoro cercato sono le opportunità di contatti con l’estero.
Le femmine, in tutti i percorsi, attribuiscono maggiore rilevanza agli aspetti legati all’utilità sociale del lavoro e all’utilizzo delle competenze acquisite durante il corso nel lavoro svolto (rispettivamente +10,9 e +8,7 punti percentuali rispetto ai maschi) e meno a quelli legati alla carriera e al prestigio del lavoro (per entrambi gli aspetti differenze di 1,0 punti percentuali a favore dei maschi). Il 93,2% dei diplomati che intende cercare un lavoro a tempo pieno è disponibile a lavorare a tempo pieno (il 68,7% lo è “decisamente”), mentre scende al 58,6% per il contratto part-time e al 51,4% per il telelavoro o smart-working.
Il 91,1% dei diplomati è disposto a lavorare con un contratto a tutele crescenti (è decisamente disposto a farlo il 73,3% dei diplomati). A questo seguono per gradimento il contratto autonomo/in conto proprio (67,8%) e il contratto a tempo determinato (59,7%), senza particolari differenze per tipo di diploma. Le femmine sono in generale più disposte dei maschi a lavorare part-time (68,2% rispetto a 51,3%), mentre i maschi sono più disponibili delle femmine a lavorare in conto proprio (70,2% rispetto a 64,8%); questo avviene in tutti e tre i tipi di diploma. Il 31,4% dei diplomati 2021 che intendono cercare un lavoro a tempo pieno è disposto ad effettuare trasferte di lavoro anche con cambio di residenza e un altro 31,3% ne farebbe di frequente ma senza cambiare residenza. Solo l’8,0% dei diplomati non è affatto disposto ad effettuare trasferte di lavoro, quota che varia dal 6,2% dei liceali al 12,9% dei professionali ed è più alta tra le femmine (10,4%) rispetto ai maschi (6,2%).
di VALENTINA ZIN
contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it