È da giorni che non si parla d’altro se non della Legge di Bilancio 2023, introdotta dal Governo Meloni. Infatti su quest’ultima, nella scorsa settimana, si è tenuto uno sciopero generale contro la Legge di Bilancio, indetto dai sindacati Uil e Flc Cgil.
Sembra che il Governo voglia fare dei passi in avanti apportando delle modifiche anche sull’edilizia scolastica.
L’emendamento all’articolo 138 -bis, “introduce disposizioni volte a supportare gli enti locali negli interventi di edilizia scolastica nell’attuazione del PNRR. In particolare, viene previsto, per gli enti locali beneficiari, l’utilizzo delle economie di gara derivanti dai ribassi d’asta per gli interventi di edilizia scolastica già autorizzati e confluiti tra i c.d. “progetti in essere” del PNRR.
Inoltre, al fine di supportare i sindaci e i presidenti delle province e delle città metropolitane nella realizzazione degli interventi di edilizia scolastica, viene consentito loro di avvalersi di strutture dell’amministrazione centrale o territoriale interessate, degli altri soggetti, nonché di società da essi controllate, anche per servizi di committenza.
Sempre con l’obiettivo di accelerare l’attuazione degli interventi di edilizia scolastica rientranti nel PNRR, viene previsto, fino al 31 dicembre 2023, la possibilità per i comuni non capoluogo di provincia di procedere autonomamente all’affidamento dei lavori e dei relativi servizi e/o forniture senza dover ricorrere a una centrale di committenza ovvero mediante aggregazione con una o più stazioni appaltanti aventi la necessaria qualifica’’.
di CLAUDIO CASTAGNA
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