Una scuola dove non si acquisiscono solo le nozioni ma anche competenze utili per la società odierna
Dai risultati ottenuti da una consultazione pubblica “ La scuola che vorrei”, promossa dall’ Agia (Autorità garante per l’ infanzia e l’ adolescenza), che ha coinvolto studenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni, è emerso che gli studenti vorrebbero una scuola diversa, un rinnovamento.
Maggiore dialogo tra docenti e alunni, con momenti dedicati all’ ascolto e allo scambio di opinioni laboratori per l’ apprendimento sul campo, ambienti organizzati in base alle attività da svolgere e la valorizzazione di ambienti extra-scolastici come biblioteche, impianti sportivi e musei.
L’ 85% degli studenti vorrebbe anche che oltre alle materie comuni venissero introdotte materie nuove che dian agli alunni la possibilità di confronto e di arricchimento reciproco. Si potrebbero aggiungere lo studio delle lingue straniere con docenti madrelingua e lo studio dell’ educazione digitale, in modo da svecchiare e superare i programmi scolastici.
Un altro rinnovamento da apportare secondo gli studenti è nella modalità di valutazione, addio, quindi, ai voti e spazio al riconoscimento dell’ impegno. E per evitare le bocciature, gli studenti puntano sempre a un maggior dialogo tra alunni, docenti e genitori.
Una scuola, dunque, più moderna che si adegui alle esigenze delle nuove generazioni.
Affinché le richieste degli studenti possano essere ascoltate e prese in considerazione, l’Agia ha deciso di rivolgersi e presentarle al ministro Bianchi. Ci si chiede se la voce degli studenti verrà ascoltata.
di ISABELLA CASTAGNA
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