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L'Algoritmo è da cancellare. Si può essere esclusi e scavalcati da chi ha meno punti, altre migliaia di cause da intentare contro il Ministero...

Quest'anno è come l'anno scorso, l'Algoritmo non ha funzionato correttamente, gli errori su...

Oggi tratteremo gli errori derivanti da una errata impostazione dell'algoritmo denunciati da molti docenti lo scorso anno, situazione che ha portato ad una serie di ricorsi. Anche quest'anno l'algoritmo sta creando molti problemi a docenti precari, purtroppo alcuni di loro rischiano addirittura di non lavorare per colpa di un errata impostazione dell'algoritmo. Perché l'Algoritmo non torna indietro.

Un'analisi, quella a seguire, utile per quanti hanno effettuato quest'anno per la prima volta l'inserimento in graduatoria ma utile anche per quanti vogliono aver chiaro le possibili disfunzioni del sistema dell'attribuzione degli incarichi tramite l'algoritmo. Lo faremo citando uno dei comunicati dello scorso anno del noto avvocato Naso, "molti docenti hanno purtroppo dovuto riscontrare di essere stati esclusi dalle procedure di assegnazioni di supplenze da G.P.S., sebbene i medesimi docenti risultino tuttora in posizione utile per l’attribuzione di tale incarico annuale.

In particolare l’algoritmo predisposto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, nel caso in cui i docenti interessati – nel turno di nomina precedente – non abbiano ricevuto l’incarico per mancanza di sedi disponibili tra quelle richieste nella domanda informatizzata, li ha erroneamente considerati rinunciatari, escludendoli così anche dai successivi turni di nomina.


Conseguentemente tali docenti, pur trovandosi in una migliore posizione in graduatoria rispetto agli altri aspiranti, sono stati arbitrariamente esclusi per il presente anno scolastico dall’attribuzione di tutti gli incarichi di supplenza, con gravissime conseguenze economiche e professionali per i medesimi. Tale esclusione è già stata riconosciuta illegittima da molteplici Tribunali nazionali che hanno accolto i numerosi ricorsi proposti dallo Studio Legale accertando “l’illegittimo comportamento dell’Amministrazione e il malfunzionamento dell’algoritmo”.

In particolare, il Tribunale di Roma ha rilevato che l’Algoritmo predisposto dall’Amministrazione “ha assegnato le supplenze a docenti con un punteggio inferiore rispetto a quello della ricorrente presso delle sedi indicate dalla medesima tra quelle di preferenza. Difatti, l’algoritmo, dopo il primo turno di nomina ha considerato la ricorrente come rinunciataria, estromettendola così dalla possibilità di ottenere il conferimento di un incarico di supplenza nei successivi turni di nomina”.


Tale modalità di attribuzione delle supplenze è stata pertanto ritenuta illegittima dal predetto Tribunale: “è palese la violazione della stessa da parte del Ministero che, attribuendo incarichi di supplenza a docenti collocati in posizioni inferiori rispetto al ricorrente, non ha tenuto in considerazione né il maggior punteggio né la collocazione in prima fascia, dal momento che è stato “scavalcato” anche da docenti collocati in II° fascia. Ed invero, la corretta applicazione della disposizione in questione avrebbe fatto sì che le sedi resesi disponibili al secondo turno di convocazione avrebbero dovuto essere attribuite agli aspiranti, collocati più in alto in graduatoria, che nei turni precedenti non erano stati destinatari di proposte di assunzione, tra cui il ricorrente” (Trib. Roma Sentenza n. 628/2023).


Lo scorso anno, già nei primi giorni di settembre, lo Studio Legale Naso & Partners avviava pertanto le adesioni al ricorso individuale presso il Tribunale del Lavoro competente.

Con il predetto ricorso veniva richiesto al Giudice del Lavoro di ordinare all’Amministrazione di procedere alla sollecita individuazione di ciascun docente, in virtù del punteggio presente nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, ai fini della stipulazione del contratto di lavoro a tempo determinato. Veniva inoltre richiesto al Tribunale del Lavoro di condannare l’Amministrazione al risarcimento dei danni dovuti dalla mancata percezione di tali retribuzioni nonché all’attribuzione del punteggio per il servizio non svolto a causa degli errori commessi dall’Algoritmo predisposto dall’Amministrazione."

Quest'anno cosa sta succedendo con le nomine derivanti dall'algoritmo?

Quest'anno è come l'anno scorso, l'Algoritmo non ha funzionato correttamente, gli errori su elencati si sono ripetuti nuovamente quest'anno. Altre cause per migliaia di docenti da intentare contro il Ministero. I docenti oggi fanno causa al Ministero per svariate discriminazioni, si va dalla mancata attribuzione della carta del docente, ai mancati scatti di anzianità e da quanto è stato introdotto l'Algoritmo anche per mancata attribuzione di cattedra per la quale si ha il diritto alla nomina. Per non parlare dell'abuso dei contratti a termine ( CLICCA QUI ).

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di LA REDAZIONE




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