L’utilizzo delle graduatorie provinciali rappresenta per la FLC CGIL uno strumento importante di gestione trasparente dei contratti a tempo determinato del personale docente
Si è tenuto ieri,19 ottobre 2023, un incontro tra Ministero dell’Istruzione e organizzazioni sindacali per approfondire il tema di nuovi interventi necessari a migliorare la procedura informatizzata di attribuzione dei contratti a tempo determinato.
In premessa è importante rilevare che l’utilizzo delle graduatorie provinciali rappresenta per la FLC CGIL uno strumento importante di gestione trasparente dei contrati a tempo determinato del personale docente.
Le GPS costituiscono un argine alla chiamata diretta, che spesso viene invocata da associazioni professionali corporative o da forze politiche che vorrebbero stravolgere i meccanismi trasparenti di assegnazione dei contratti che oggi sono regolati mediante l’uso di graduatorie pubbliche.
In questo senso va fatto ogni sforzo per garantire che le procedure utilizzate siano semplici e tempestive e che diano agli attori coinvolti, scuole e lavoratori, un meccanismo efficace per l’assegnazione dei contratti.
Ovviamente il numero di posti da assegnare, che anche quest’anno eccede le 200 mila unità, rende estremamente complessa la gestione della procedura, per questo è indispensabile che accanto a interventi tecnici si vada nella direzione di ridurre l’impatto del lavoro precario con le assunzioni a tempo indeterminato.
Tra le criticità che abbiamo sottoposto all’attenzione delle due Direzioni Generali coinvolte quella del Personale e quella dei Servizi Informativi, - ha affermato il sindacato Cgil - ci sono state tematiche più generali riguardanti le operazioni propedeutiche al funzionamento del software e altre più tecniche.
Il primo punto trattato è stato l’inserimento errato o incompleto dei posti da assegnare a supplenza, un fenomeno che nelle grandi aree metropolitane ha assunto dimensioni molto rilevanti. “Abbiamo quindi tutti convenuto sulla necessità di semplificare gli strumenti informatici che scuole e Uffici territoriali usano per la gestione dei posti e promuovere interventi di formazione del personale che opera sul sistema", continua il sindacato.
Un ulteriore elemento di criticità emerso è stato l’alto numero di cattedre attribuite al personale che nel frattempo era già entrato in ruolo, con la conseguenza che molti supplenti sono stati saltati, oppure hanno avuto sedi più sfavorevoli di quelle a cui avrebbero avuto diritto. Su questo punto abbiamo chiesto di semplificare la procedura per comunicare la rinuncia alla supplenza in maniera tempestiva.
Dal punto di vista della compilazione delle domande per la scelta delle 150 sedi è stato chiesto di rendere visualizzatile nell’istanza il nome delle scuole inserite, in maniera da aiutare il docente a riconoscere e mettere in ordine le scuole che ha selezionato mediante il nome dell’istituto, oltre che il codice meccanografico.
Abbiamo poi - continua la Cgil - ribadito la nostra richiesta di consentire il ripescaggio degli aspiranti non soddisfatti, anche nei turni successivi.
Sulle recenti indicazioni del Garante, particolarmente restrittive in materia di privacy, abbiamo sottolineato che la mancanza di trasparenza sta appesantendo il lavoro dell’amministrazione con decine di richieste di accesso agli atti, che nella gran parte dei casi ratificano solo che eventuali scavalchi da parte di docenti con punteggi più bassi sono dovuti a applicazione di riserve di legge o priorità connesse alla L. 104/92.
Sono stati poi analizzati casi di problematiche tecniche connesse ai completamenti e alla gestione delle precedenze. Tra di essi vale la pena menzionare due interventi che abbiamo chiesto: uno teso a rendere più efficiente l’applicazione della priorità della L.104/92 in relazione a chi possiede anche la riserva e l’altro teso a far cercare il completamento richiesto su un codice sintetico (come comune o distretto) sempre partendo dalla scuola in cui il docente ha avuto il primo spezzone.
Tra i miglioramenti effettuati quest’anno che sono il frutto del lavoro svolto congiuntamente da Ministero e sindacati abbiamo rilevato:
- una significativa semplificazione nella compilazione dell’istanza di scelta delle 150 sedi;
- una più corretta applicazione di riserve e precedenze in rapporto alle fasce di appartenenza degli aspiranti;
- un sistema di assegnazione degli spezzoni meno farraginoso (per cui l’indicazione delle ore minime e massime non è stato più obbligatorio) e, conseguentemente, un sistema più efficace anche nella gestione dei completamenti.
Come FLC CGIL riteniamo indispensabile continuare questo confronto con l’obiettivo di apportare tutti i miglioramenti possibili al sistema e risolvere quelle criticità che, soprattutto in alcune realtà territoriali, ancora quest’anno hanno creato disagi tra i supplenti e aggravato l’azione amministrativa di assegnazione delle supplenze.
di LA REDAZIONE
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