Il Sottosegretario di Stato alla Cultura, Vittorio Sgarbi, trova indecoroso allestimento della Pietà Rondanini, famosa opera di Michelangelo Buonarroti
«Attenderemo il nuovo sindaco per indicare prescrizioni che ripristinino l’allestimento originario dello studio BBPR»
Il Sottosegretario di Stato alla Cultura Vittorio Sgarbi giudica «indecoroso» il nuovo allestimento della «Pietà Rondanini», la celebre opera di Michelangelo Buonarroti custodita al Museo del castello Sforzesco di Milano.
«L'indecente e costoso allestimento della “Pietà Rondanini” – osserva Sgarbi - è indecoroso per Michelangelo e offensivo per la grande tradizione museografica italiana.
Tra i vanti degli allestimenti degli anni Cinquanta in Italia vi sono gli interventi di Carlo Scarpa al Museo di Castelvecchio a Verona e a Palazzo Abatellis a Palermo, e, negli stessi anni, dei BBPR al Castello Sforzesco di Milano e di Franco Albini nei Musei di Palazzo Bianco e di Palazzo Rosso a Genova. I musei genovesi, tra l’altro, sono stati recentemente restaurati con grande rispetto per il magistero dell'architetto Albini.
Con il nuovo allestimento della “Pietà” proposto da Michele De Lucchi, con la complicità della Sovrintendenza e l’inutile spesa di 4 milioni e 600 mila euro (da sottoporre alla Corte dei Conti), gli architetti BBPR (lo studio fondato a Milano nel 1932 da Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti ed Ernesto Nathan Rogers) autori dell’ammiratissimo e celebratissimo allestimento originario, sono stati insultati e sfregiati. L'esito è una umiliazione e un abbruttimento per l’opera di Michelangelo posta a rovescio, mostrando il lato b, non finito, ma neppure incominciato, su una mortificante base, circondata da faretti e altri apparati tecnologici che non si vedevano nel precedente allestimento assoluto e puro.
Le dogmatiche dichiarazioni dell'attuale direttrice non sono condivisibili. Le opere d'arte non si adattano al pubblico, ma il pubblico alle opere d'arte.
Essendo l’opera di Michelangelo, proprietà del Comune di Milano, attenderemo il nuovo sindaco per indicare prescrizioni che ripristinino l’allestimento originario dello studio BBPR» .
di LA REDAZIONE
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