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"Nuovo concorso? No per aspiranti che ne hanno già superato uno risultando quindi idonei", ecco le richieste della FLC CGIL al MIM...

"Si è tenuto mercoledì 31 luglio 2024 l’incontro con il Ministro Valditara, richiesto dalle organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL SCUOLA, SNALS CONFSAL e GILDA UNAMS, sulle procedure di assunzione del personale..."


Si è tenuto mercoledì 31 luglio 2024 l’incontro con il Ministro Valditara, richiesto dalle organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL SCUOLA, SNALS CONFSAL e GILDA UNAMS, sulle procedure di assunzione del personale docente che si avvieranno nelle prossime settimane. La FLC CGIL ha rappresentato l’esigenza di politiche di reclutamento organiche e strutturate che vadano nella direzione di offrire prospettive occupazionali alle lavoratrici e ai lavoratori precari e stabilità al sistema di istruzione.

Anche l’anno scolastico 2024/2025 si prospetta, al contrario, caratterizzato da un numero di contratti a tempo determinato consolidato e sempre meno sostenibile.


È stata ricordata al Ministro la vergogna dei posti in deroga sul sostegno, autorizzati ad anno scolastico avanzato e spesso in esecuzione di provvedimenti giudiziari, che hanno superato ormai da qualche anno i posti in organico di diritto, determinando una gravissima precarizzazione del settore.

Ma soprattutto, è stato ribadito che la previsione di bandire un ennesimo concorso in autunno, utilizzando posti già disponibili quest'anno, produrrà risultati deleteri, impedendo di coprire con docenti a tempo indeterminato quasi ventimila cattedre in organico di diritto.

Ed è un paradosso alla luce del fatto che sono tuttora in corso le procedure concorsuali precedenti, risultate ingestibili da parte degli uffici scolastici regionali a causa delle difficoltà e dei ritardi nella costituzione delle commissioni/sottocommissioni e delle continue sostituzioni di componenti, dovuti all’onerosità del compito, richiesto senza alcun esonero dal servizio, e all’umiliazione di compensi in qualche caso quantificati in 80 centesimi per candidato.


L’obiettivo previsto dal PNRR di 70 mila docenti assunti entro il 2026 secondo il nuovo sistema di reclutamento, ripetutamente richiamato dal Ministro, non può essere un alibi per insistere con procedure che costituiscono un aggravio di spesa per lo Stato con l’unico risultato di alimentare le già troppo gonfie sacche di precarietà.


La FLC CGIL ha quindi chiesto:

  • la rettifica del contingente autorizzato per le immissioni in ruolo 2024/2025, comprendendo tutti i posti vacanti e disponibili che sono quasi 65 mila;

  • la copertura dei posti eccedenti rispetto al bando del concorso ordinario 2023 attraverso lo scorrimento delle graduatorie degli idonei delle precedenti procedure concorsuali;

  • la costituzione di graduatorie permanenti per coloro che hanno partecipato al concorso 2023 superando tutte le prove;

  • il blocco dei prossimi concorsi fino all’ esaurimento delle graduatorie concorsuali precedenti, compresa quella costituenda del 2023;

  • l’implementazione degli organici e la copertura di tutti i posti vacanti anche per il personale ATA, al fine di offrire prospettive occupazionali stabili, garantendo la funzionalità e la qualità del sistema.

Il Ministro si è timidamente impegnato a valutare con il Ministro Fitto la possibilità di revisione degli obiettivi PNRR e, con maggiore convinzione, ad aprire da subito un’interlocuzione con il Ministro Giorgetti al fine di stanziare risorse nella prossima legge di bilancio per l’implementazione degli organici, con particolare attenzione alle note criticità relative al personale ATA.



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di CLAUDIO CASTAGNA




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