Anief: "Alla prima selezione sarà assegnato tramite concorso ordinario il 30% dei posti messi a bando, l’altro 70% dei posti sarà riservato alla procedura straordinaria"
È imminente la pubblicazione del bando di concorso per assumere nei ruoli dello Stato 6.428 docenti di religione cattolica: si tratta di una procedura importante, attesa da oltre 20 anni. Dopo l’intesa, del dicembre 2020, raggiunta tra il Ministero dell’Istruzione e la Conferenza Episcopale Italiana (Cei), pubblicazione del decreto PA bis e del decreto ministeriale del gennaio 2024, stavolta si può dire che è davvero tutto pronto per avviare le due procedure concorsuali distinte, una ordinaria e una straordinaria. Alla prima selezione sarà assegnato tramite concorso ordinario il 30% dei posti messi a bando, l’altro 70% dei posti sarà riservato alla procedura straordinaria.
Il sindacato Anief avrebbe preferito una maggiore valorizzazione dell’esperienza acquisita con l’insegnamento: “Molti dei colleghi hanno infatti oltre vent’anni di precariato alle spalle e non è accettabile che il servizio svolto non sia adeguatamente valorizzato”, spiega la segretaria generale Anief Chiara Cozzetto. “Avevamo chiesto più peso al servizio all’interno del punteggio totale”, ha ricordato Daniela Rosano, anche lei della segreteria nazionale Anief.
Per il presidente nazionale, Marcello Pacifico, “questa procedura ci trova d’accordo in linea generale, perché si va a stabilizzare tanto personale che rischiava di andare in pensione da precario. Certamente, avremmo preferito dare ancora maggiore importanza al servizio svolto dai precari storici. Ora, però, il diktat diventa solo uno: fare in fretta per assumere queste persone il prima possibile”, conclude Pacifico.
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di LA REDAZIONE
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