"Il decreto legge n. 71/2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 126 porta delle “sanatorie” sia per il contenzioso in atto degli idonei dei concorsi depennati sia per gli specializzati all’estero in attesa del..."
Il decreto legge n. 71/2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 126 porta delle “sanatorie” sia per il contenzioso in atto degli idonei dei concorsi depennati sia per gli specializzati all’estero in attesa del riconoscimento del titolo: il sindacato Anief reputa entrambe le soluzioni migliorabili, con appositi emendamenti, predisponendo delle soluzioni che presenterà in fase di conversione di legge del decreto sulle “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca”.
Per quanto riguarda gli idonei dei concorsi svolti nel 2016 e 2020, inaspettatamente depennati, il testo approvato dal Consiglio dei Ministri intende dare una risposta agli idonei del concorso 2016 iscritti nelle graduatorie di merito con riserva, anche se assunti e licenziati e depennati: costoro, potranno stipulare un contratto a tempo determinato e sono confermati nei ruoli entro il 30 giugno 2025 se conseguono l'abilitazione attraverso i 30 CFU nei corsi attivati dagli atenei a cui sono ammessi. Inoltre, sono confermati nei ruoli gli idonei del concorso 2020 che hanno superato gli scritti nelle sessioni suppletive svolte a cause della pandemia.
“La norma - commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - interviene a sanare un contenzioso di docenti supportati da Anief che comunque hanno superato tutte le prove concorsuali analogamente a quanto avvenuto per i dirigenti. Il nostro sindacato chiederà di sanare anche il contenzioso relativo a chi è stato inserito e depennato dalle GAE a partire dal possesso di diploma magistrale riconosciuto come abilitante”.
Il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di venerdì scorso prevede, in particolare, introdurre dei percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per i possessori di titolo conseguito all'estero, in attesa di riconoscimento: ai percorsi formativi accedono di diritto i soli docenti già specializzati all'estero che hanno presentato domanda di riconoscimento del titolo o attivato un contenzioso per il mancato riconoscimento entro i termini previsti e rinunciano al contenzioso.
“La novità governativa – commenta ancora Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - è stata introdotta per l'incapacità da parte dell'amministrazione di procedere alla valutazione di titoli da riconoscere secondo la normativa europea, anche e soprattutto per deflazionare il contenzioso crescente su questa materia”.
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