Per quest'anno scolastico in arrivo alcune novità sulla scelta delle 150 scuole
Per quest'anno scolastico la procedura che riguarda la scelta delle 150 scuole " sarà dotata di una maggiore flessibilità. L’anno scorso coloro che davano disponibilità agli spezzoni dovevano indicare il range minimo e il numero massimo di ore per le quali volevano essere utilizzati. Quest’anno, pur rimanendo questa possibilità, l’aspirante potrà non dichiarare l’entità dello spezzone, quindi di darsi disponibile a qualunque spezzone, sia ovviamente necessario a completare il proprio posto, così come anche di dichiararsi non disponibile agli spezzoni.
Il docente che non è disposto ad accettare uno spezzone cosa deve fare?
Potrà flaggare una casella in cui ci si dichiara non interessati a questa preferenza.
Il docente che è disposto ad accettare uno spezzone cosa deve fare?
Il candidato propenso ad accettare uno spezzone di un numero di ore, ad esempio 9, potrà indicare come numero minimo 9 ore e come numero massimo la stessa scelta. Il sistema cercherà nelle 150 scuole questa possibilità.
Ricordiamo che non saranno previste spezzature di cattedre”.
Cosa succede al docente che rinuncia ad uno spezzone?
La rinuncia a uno spezzone fa sì che se fosse toccato lo spezzone nei turni successivi non si venga più convocati.
Varengo spiega: “Si, il Ministero in questa fase non ha voluto o non ha potuto accogliere le nostre pressanti richieste perché c’è un’ordinanza ministeriale che disciplina il conferimento delle supplenze. Le 150 scuole, che pur sembrano tante, in realtà non lo sono e costringono i colleghi a ricorrere ai codici sintetici che se da un lato aiutano a risparmiare preferenze, dall’altro rischiano di determinare l’assunzione in posti non facilmente raggiungibili”.
di ISABELLA CASTAGNA
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