La terza fascia nel prossimo aggiornamento delle GPS sarà necessaria. Non tutti i docenti riusciranno nell'intento di conseguire l'abilitazione nei tempi. Infatti il numero di insegnanti che le università riuscirà ad abilitare non supera i 100MILA
Nel 2024, tra maggio e luglio, è previsto l'aggiornamento delle GPS. In merito all'inserimento in prima fascia, visto le tempistiche dilatate dei percorsi di abilitazione, i docenti che hanno conseguito i 24 CFU chiedono se sarà possibile l'inserimento in prima fascia.
A questa domanda la risposta è si. Infatti i docenti che hanno conseguito i 24 CFU, entro il 31 ottobre del 2022, potranno accedere al percorso abilitante da 60 CFU ( vedi il percorso formativo ). Nell'accedere avranno il riconoscimento dei 24 CFU e per completare il percorso dovranno acquisire i restanti 36 CFU.
In merito alle tempistiche, dato il peso in CFU, si parla di circa tre mesi di corso. Quindi se i percorsi inizieranno tra gennaio e febbraio i docenti che avranno accesso al percorso potranno conseguire l'abilitazione abbondantemente prima dell'apertura dell'aggiornamento.
Altra questione è se tutti i docenti che hanno conseguito i 24 CFU, insieme a quei docenti precari che non li hanno acquisiti, in quanto richiesti solo per il primo inserimento, riusciranno ad abilitarsi in tempo utile.
La risposta è che non tutti i docenti che devono conseguire l'abilitazione riusciranno nell'intento in quanto il numero di docenti che le università riuscirà ad abilitare non supera i 100MILA.
Visto lo scenario che si sta profilando quante fasce avranno le prossime GPS?
Vista questa analisi, non solo probabile ma veritiera, si andranno a profilare tre fasce. Nella I fascia avranno accesso gli abilitati e i docenti che hanno in corso il conseguimento del titolo di abilitazione, quindi inseriti con riserva ( sia su posto comune che su sostegno ). Ci sarà una II fascia dove avranno accesso sia i docenti che hanno acquisito i 24 CFU e sia i docenti con almeno tre anni di servizio. E infine la III fascia, necessaria visto lo scenario che si sta profilando, composta dai potenziali docenti che hanno il solo titolo di accesso ( Laurea Magistrale, con relative integrazioni se richieste dai DM che hanno riordinato l'accesso alle CDC, o diploma per i docenti ITP ). Terza fascia necessaria perché i docenti di I fascia sommati ai docenti di II fascia non riuscirebbero a colmare la domanda di docenti necessari per coprire i posti vacanti nelle scuole dei vari ordini e gradi.
Altra questione riguarda i docenti idonei del concorso del 2020 che non riusciranno a conseguire l'abilitazione. Anche in questa circostanza si dovrebbe optare per l'inserimento degli stessi in seconda fascia oppure, in attesa di abilitazione, inserirli in coda alla prima fascia ( riservata agli abilitati ). Non bisogna dimenticarsi dei triennalisti, i docenti che hanno maturato tre anni di servizio, che in altri paesi europei avrebbero diritto al contratto a tempo indeterminato e invece nel nostro sistema si trovano ancora a dover conseguire l'abilitazione.
Il dibattito è aperto, e su molti fronti le situazioni sono alquanto spinose. Quel che è certo è che si sta profilando, se si vuole dare un senso alle carriere dei docenti precari, una divisione su tre fasce.
Questo complesso scenario ha sollevato, non molto tempo fa, l'interrogativo sul possibile rinvio dell'aggiornamento delle GPS ( leggi l'articolo ). Possibilità smentita dal Ministero in un incontro con i sindacati ( leggi l'articolo ). Quindi lo scenario delle tre fasce è l'unica possibile risposta per poter garantire la copertura dei posti vacanti.
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