"Eppure, molti Collegi avvertono l’esigenza di rilanciare la funzione formativa che la Costituzione Repubblicana assegna al sistema di istruzione nazionale, deliberando il rifiuto della sperimentazione quadriennale della filiera"
"Il 19 novembre 2024 si è tenuto l’incontro di informativa sindacale sullo schema di Decreto ministeriale attuativo art. 25 bis, comma 2, DL 144/2024 - sperimentazione 4+2 per l’anno scolastico 2025-2026, sottoposto anche al parere del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione in data 2 dicembre 2024. A ridosso della sospensione delle attività didattiche, però, il decreto non è stato ancora pubblicato, mentre la campagna ministeriale finalizzata alla diffusione della sperimentazione quadriennale è sempre più capillare, anche a seguito della recente costituzione della Direzione generale per l’istruzione tecnica e professionale e per la formazione tecnica superiore.
Ricordiamo, afferma la Cgil, che il decreto è necessario per definire le procedure per la deliberazione collegiale della sperimentazione. Infatti, solo la scelta delle singole scuole consente l’attivazione di percorsi quadriennali che comportano la riduzione di un anno degli istituti tecnici e professionali di durata quinquennale, oltre a una numerosa serie di ridefinizioni dell’offerta formativa e del curricolo. È prevista, inoltre, la predisposizione di reti in collegamento con gli ITS, le università, le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e altri soggetti pubblici e privati e con i rappresentanti del sistema delle imprese e delle professioni.
Già lo scorso anno, in vista delle iscrizioni, le scuole avevano potuto contare solo su tempi ristretti di elaborazione e programmazione, considerando che il DM 240/2023 era stato pubblicato il 7 dicembre 2023, e per l’anno scolastico 2025/26, si riduce ormai a pochi giorni la pianificazione delle complesse attività richieste ai Collegi.
In mancanza della pubblicazione ufficiale del decreto ministeriale, l’Amministrazione ha predisposto l’ennesima forzatura, recapitando agli Uffici scolastici regionali e alle singole Istituzioni scolastiche statali e paritarie di istruzione tecnica e professionale la nota n. 81 del 12/12/2024 che anticipa i contenuti del decreto.
La nota si apre richiamando la imminente definizione del suddetto decreto e dell’avviso, che però in altra parte del testo è definito “presente avviso”. La circolare n. 81 riporta “i punti di maggior interesse dell’Avviso per la predisposizione della candidatura da parte delle istituzioni scolastiche interessate all’attivazione di percorsi quadriennali sperimentali di istruzione tecnica e/o professionale per l’anno scolastico 2025/2026” e in allegato trasmette anche il modello del formulario per la candidatura. La FLC CGIL considera inusuale l’anticipazione di un decreto e fuorviante l’atteggiamento dell’Amministrazione, che prosegue a fare pressione per la diffusione della sperimentazione, nonostante l’evidente rigetto di questa riduzione dell’offerta formativa, aggravata dall’impoverimento del ruolo della scuola rispetto alla coprogettazione dell’impresa e all’intervento degli esperti esterni.
Meno scuola e più apprendistato, più PCTO, più impresa: questo il mantra dell’istruzione tecnica e professionale targata Valditara. Eppure, molti Collegi avvertono l’esigenza di rilanciare la funzione formativa che la Costituzione Repubblicana assegna al sistema di istruzione nazionale, deliberando il rifiuto della sperimentazione quadriennale della filiera". A seguito delle richieste pervenute, la FLC CGIL ha aggiornato il modello di delibera già proposto nei mesi scorsi.
di ISABELLA CASTAGNA