"Sono in fase di imminente emanazione il Decreto ministeriale che disciplina per l’attivazione dei percorsi sperimentali quadriennali concernente la filiera formativa tecnologico professionale anche per..."
Con riferimento all’oggetto, si rappresenta che sono in fase di imminente emanazione il Decreto ministeriale che disciplina per l’attivazione dei percorsi sperimentali quadriennali concernente la filiera formativa tecnologico professionale anche per l’anno scolastico e formativo 2025/2026 nonché l’Avviso pubblico rivolto agli istituti tecnici e professionali, statali e paritari, per la presentazione delle candidature.
Nelle more della definizione del suddetto decreto e avviso, si ritiene utile sin da ora fornire prime indicazioni ai dirigenti scolastici e ai coordinatori didattici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di istruzione tecnica e professionale, ai fini della tempestiva elaborazione delle proposte progettuali e l’invio delle candidature. In via preliminare, si fa presente che le istituzioni scolastiche autorizzate all’attivazione dei percorsi quadriennali sperimentali di cui al DM 240 del 2023 per l’anno scolastico 2024/2025, avviati o meno, possono attivare le classi prime dei percorsi per l’anno 2025/2026, limitatamente agli indirizzi di studio già autorizzati, senza necessità di presentare ulteriore candidatura. Di seguito, si riportano i punti di maggior interesse dell’Avviso per la predisposizione della candidatura da parte delle istituzioni scolastiche interessate all’attivazione di percorsi quadriennali sperimentali di istruzione tecnica e/o professionale per l’anno scolastico 2025/2026. La partecipazione al presente Avviso deve essere necessariamente deliberata dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto di ogni istituzione scolastica coinvolta nella candidatura nel rispetto dell’offerta formativa di ciascuna.
La proposta di candidatura deve prevedere la progettazione di almeno un percorso quadriennale di istruzione tecnica e professionale (riferito necessariamente ad un indirizzo di studio già presente presso la scuola), il coinvolgimento di un percorso di ITS Academy, di area tecnologica coerente con l’indirizzo di riferimento, e di almeno un percorso per il conseguimento del diploma professionale di IeFP, ove esistente e correlato alla filiera, nonché la dichiarazione di impegno a costituirsi in rete e l’attivazione del partenariato con almeno un’impresa afferente all’ITS Academy coinvolto. Il curriculo dei percorsi quadriennali sperimentali di cui sopra deve prevedere tutte le discipline previste dall’indirizzo di studi di riferimento e deve altresì prevedere l’insegnamento trasversale dell’educazione civica e il potenziamento delle discipline STEM, ricorrendo allo strumento della flessibilità didattica e organizzativa consentita dall’autonomia delle istituzioni scolastiche. Le scuole proponenti, nella definizione del curriculo sperimentale, possono ricorrere alla progettazione di metodologie e strumenti innovativi quali la didattica laboratoriale, l’adozione di metodologie innovative, la didattica digitale e l’utilizzo di tutte le risorse strumentali e professionali disponibili, nei limiti dell’organico dell’autonomia.
Il progetto sperimentale deve contenere i seguenti elementi caratterizzanti:
a) progettazione preliminare di un’offerta formativa integrata, ampia e articolata comprensiva di percorsi di istruzione tecnica e/o professionale di durata quadriennale, percorsi per il conseguimento del diploma professionale di IeFP, ove esistenti e affini o correlati alla filiera, percorsi IFTS e percorsi di ITS Academy, che preveda misure per agevolare la possibilità di accesso ai percorsi dell’istruzione terziaria non accademica e di passaggio tra i diversi percorsi di studio offerti dalle istituzioni scolastiche e formative interne alla rete;
b) il modello curriculare, potenziando le competenze di base linguistiche, storiche, matematiche e scientifiche, giuridiche ed economiche, nonché le competenze tecnico-professionali riguardanti i profili in uscita con particolare riferimento al contesto dell'innovazione digitale e allo studio dei prodotti e dei servizi connessi al made in Italy, e l’adeguamento e rimodulazione del calendario scolastico annuale e dell’orario settimanale delle lezioni, in relazione al curricolo medesimo, ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 275/1999;
c) strutturazione di processi di continuità e orientamento all’interno della filiera e degli accordi di partenariato tra la scuola secondaria di secondo grado, le imprese, gli ordini professionali, l’università e i percorsi terziari non accademici, predisponendo anche percorsi di formazione per i docenti della scuola secondaria di secondo grado, finalizzati alla sperimentazione di modalità didattiche laboratoriali, innovative, coerentemente con le specificità dei contesti territoriali;
d) progettazione, da parte degli ITS Academy aderenti alla rete, di idonei interventi a favore degli studenti, sulla base dell’offerta formativa integrata e tenuto conto altresì delle specifiche esigenze rilevate e delle vocazioni e della connessione al tessuto socioeconomico-produttivo del territorio di riferimento, in stretta sinergia con le iniziative di orientamento e anche al fine di favorire la laboratorialità, l'innovazione e l'apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio;
e) consolidamento e potenziamento delle esperienze on the job che gli studenti possono effettuare dopo i quindici anni, anche tramite il ricorso ordinario all’apprendistato formativo di primo e terzo livello con contratti di apprendistato per il conseguimento del diploma di istruzione secondaria di secondo grado e il diploma di istruzione tecnologica superiore;
f) potenziamento delle ore dedicate ai PCTO, distintamente per i diversi ordini di studio di istruzione secondaria di secondo grado e l’avvio dei suddetti percorsi già dal secondo anno di studio;
g) potenziamento delle discipline STEM, alla luce delle Linee Guida adottate con decreto ministeriale 15 settembre 2023, n. 184 e introduzione di moduli curricolari orientati ai temi della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile;
h) potenziamento del processo di internazionalizzazione attraverso il conseguimento di certificazioni internazionali che attestino le competenze linguistico-comunicative in lingua straniera, una più efficace e strutturale introduzione dell’apprendimento integrato dei contenuti formativi in lingua straniera (CLIL) e l’accento sulla dimensione linguistica in funzione del settore di riferimento, anche con il supporto dei conversatori di lingua in compresenza con i docenti di tutte le discipline, ogni altra azione attuativa delle Linee guida per lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione della filiera tecnica e professionale di cui al Decreto Ministeriale 7 dicembre 2023, n. 241, in coerenza con gli obiettivi dell'Unione europea in materia di istruzione e formazione professionale volti alla realizzazione dello Spazio europeo dell'istruzione;
i) introduzione di moduli didattici e attività laboratoriali svolti da soggetti provenienti dai settori imprenditoriali e delle professioni, mediante la stipula di contratti di prestazione d’opera, per adeguare l’offerta formativa ai fabbisogni del territorio e all’evolversi delle conoscenze e delle tecnologie di settore;
j) ricorso alla flessibilità didattica e organizzativa, alla didattica laboratoriale, all’adozione di metodologie innovative e al rafforzamento dell’utilizzo in rete di tutte le risorse professionali, logistiche e strumentali disponibili.
Stante quanto sopra indicato, i percorsi di studio sperimentali quadriennali devono comunque garantire agli studenti il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e delle competenze previsti per il corrispondente profilo in uscita del quinto anno di corso. Nel rispetto della programmazione regionale dell’offerta formativa, la proposta di candidatura deve prevedere la stipula di un accordo di rete, o la dichiarazione di impegno a sottoscriverlo, da parte delle istituzioni scolastiche, delle istituzioni formative e degli ITS Academy coinvolti nel progetto di filiera. Tale rete può anche prevedere la partecipazione di istituzioni quali, università, strutture formative AFAM o di altri soggetti pubblici e privati. Giova precisare che le istituzioni scolastiche e formative facenti parte della rete si impegnano a sviluppare relazioni con le imprese del territorio attraverso accordi di partenariato, finalizzati alla definizione delle modalità di coprogettazione dell’offerta formativa, di attuazione dei PCTO e di stipula dei contratti di apprendistato di primo e terzo livello. I CPIA che aderiscono all’accordo di rete possono erogare percorsi di istruzione tecnica, in via sperimentale ai sensi dell’art. 11 del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275. A tal fine, si fa presente che l’attivazione dei suddetti percorsi sperimentali sarà definita mediante un ulteriore avviso pubblico che verrà emanato con successivo decreto dipartimentale. Infine, ricordando nuovamente che la trasmissione delle candidature dovrà essere effettuata nei tempi e nelle modalità previste dal citato Avviso, si trasmette in questa sede il modello dell’allegato 1 dell’Avviso (Formulario per la candidatura) in modo da anticipare i contenuti del medesimo, utili all’elaborazione tempestiva del progetto sperimentale. Con l’Avviso saranno fornite indicazioni anche in merito alle modalità di adesione da parte di istituzioni scolastiche statali o paritarie a filiere già costituite.
Nota (pdf)
di KATIA PIEMONTESE