Il 14 giugno 2022, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), riunito in seduta plenaria con modalità a distanza, ha espresso il previsto parere sullo schema di decreto ministeriale recante i «quadri di riferimento e le griglie di valutazione per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione negli istituti professionali ai sensi dell'articolo 17, commi 5 e 6, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62».
Con lo schema di decreto in esame sono adottati, dall’anno scolastico 2022/23, i nuovi Quadri di riferimento e le griglie di valutazione per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione negli istituti professionali di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61, regolamentati con decreto interministeriale 24 maggio 2018, n. 92.
Il CSPI apprezza la tempestività dell’emanazione dei suddetti Quadri di riferimento, specifici per gli undici indirizzi, che permette di completare l’attuazione al termine del quinquennio di quanto previsto dal decreto legislativo 61/2017, che ha introdotto nuove indicazioni ordinamentali e un nuovo approccio curricolare e progettuale più coerente con gli obiettivi del percorso di studi degli istituti professionali.
I nuovi Quadri di riferimento, che forniscono, per ciascuno degli undici indirizzi di studio dell’istruzione professionale, indicazioni relative alla struttura della seconda prova d’esame, ai nuclei tematici fondamentali correlati alle competenze di indirizzo, agli obiettivi della prova e alla griglia di valutazione per l’attribuzione dei punteggi, diventano, pertanto, utili strumenti per una progettazione curricolare e didattica delle istituzioni scolastiche oltre che chiarire in modo ancora più concreto quali siano gli obiettivi di questi percorsi in termini di professionalità attese.
Lo schema di decreto in esame, infatti, prevede coerentemente che, dal prossimo anno scolastico, la seconda prova dell’esame di Stato non sia più articolata in base alle discipline caratterizzanti, ma riferita alle competenze in uscita dello specifico indirizzo.
Il CSPI evidenzia la necessità di verificare, nel rispetto delle competenze istituzionali che si intersecano su questo segmento della scuola superiore di secondo grado, quanto i profili in uscita siano coerenti con le attese degli studenti al termine del quinquennio di studi rispetto agli sbocchi professionali e alla propria formazione complessiva.
Tale questione riguarda in parte la dislocazione geografica degli Istituti professionali e le esigenze emergenti dai territori, ma è connessa anche all’offerta e all’integrazione con le proposte di formazione professionale regionale. È importante che i profili in uscita e i titoli rilasciati siano riconosciuti uniformemente su tutto il territorio nazionale.
Il riconoscimento dei titoli rilasciati, infatti, pur nella specificità regionale garantita per norma costituzionale, dovrebbe essere un aspetto non secondario da tenere in considerazione nell’ambito del riordino dell'istruzione tecnica e professionale prevista dal PNRR auspicando che si ponga in continuità con quanto già in atto ai sensi del decreto legislativo 61/2017. Anche un rinnovato sistema di orientamento, oggetto di specifica riforma del PNRR, potrà contribuire a produrre ricadute positive sull’integrazione dell’intero sistema dell’istruzione e formazione.
Il CSPI, infine, auspica che per il prossimo anno scolastico siano attuate azioni formative a sostegno degli Istituti professionali per accompagnare i docenti nell’affrontare l’elaborazione della seconda prova scritta dell’esame di Stato e siano realizzate simulazioni di prove redatte sulla base dei nuovi Quadri di riferimento.
Il CSPI esprime parere favorevole sullo schema di Decreto in oggetto.
di VALENTINA ZIN
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