top of page

Docenti precari, per la mancata progressione di carriera la Commissione Europea mette in mora l’Italia. Decisive le denunce del sindacato Anief

Immagine del redattore: La RedazioneLa Redazione

"Anief chiede ora al Governo italiano di stanziare le risorse per inserire nel prossimo Contratto collettivo nazionale ..."

Ancora una volta, le mancate risposte alle discriminazioni del personale precario della scuola italiana hanno convinto la Commissione Europea a mettere in mora il nostro Paese: la decisione è stata presa a seguito delle denunce prodotte dal sindacato autonomo Anief. Da Bruxelles è infatti partita una nuova procedura di infrazione, la 2277/2024, dovuta alla cronica mancata progressione di carriera degli insegnanti e del personale Ata della scuola italiana, che adesso si è evoluta. I giudici d’oltre frontiera, quindi, continuano a condannare l’inerzia di chi in Italia governa la scuola discriminando i precari ed eludendo sistematicamente la Direttiva UE 70/CE del 1999.


Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “già in occasione della precedente denuncia presentata da Anief  accolta dal Comitato europeo dei diritti sociali, l'Italia fu deferita alla Corte di giustizia europea per mancato rispetto di un'altra procedura di infrazione attivata nel 2010. Inoltre dal 2014, i legali Anief vincono sistematicamente ricorsi nelle corti europee e nazionali sui diritti negati ai precari, dagli scatti di anzianità oggi richiamati al risarcimento per abuso dei contratti, dalla ricostruzione di carriera del pre-ruolo al salario accessorio, dalle ferie non godute alla carta docenti.


Anief chiede ora al Governo italiano di stanziare le risorse per inserire nel prossimo Contratto collettivo nazionale di lavoro tutte le misure per garantire la parità di trattamento del personale supplente rispetto a quello già di ruolo e per modificare le attuali norme sul reclutamento.

“Inoltre – prosegue il leader dell’Anief  - per rendere praticabili le stabilizzazioni di centinaia di migliaia di docenti a tempo determinato, le cui nomine rinnovate ogni anno minano la continuità didattica degli alunni, bisogna in fretta ripristinare il doppio canale di reclutamento: solo con le immissioni in ruolo attuate per metà attingendo dalle graduatorie di merito dei concorsi, dove collocare anche tutti gli idonei delle procedure concorsuali oggi invece al palo,  e per l’altra metà ai precari inseriti nelle Graduatorie provinciali per le supplenze - laddove le Gae siano esaurite – , potremo avere finalmente delle efficaci misure di prevenzione dell'abuso di precariato”.

“Sarebbe infine opportuno - conclude Marcello Pacifico - introdurre per legge una specifica indennità di incarico a tempo determinato  all’interno del contratto di lavoro, piuttosto che essere costretti al ricorrere al giudice del lavoro, come avviene oggi, al fine di ottenere un risarcimento che la legge 166/2024 dispone da 4 a 24 mensilità su dispositivo del giudice, con cui si è inteso proprio garantire indennizzi proporzionati e dissuasivi”.


Intanto, la mancata stabilizzazione dei docenti sta costando cara allo Stato italiano: dopo il risarcimento record deciso alla vigilia di Natale dal Tribunale di Torino, di quasi 74 mila euro, all’inizio del 2025 è stato il giudice del lavoro di Perugia a condannare l’amministrazione scolastica al pagamento di una somma maxi, oltre 41 mila euro, sempre a causa delle reiterazione immotivata delle supplenze, da assegnare a una docente che ha svolto supplenze per diversi anni. Negli ultimi due anni, i legali Anief hanno fatto restituire 26 milioni di euro a 10 mila ricorrenti precari o già precari.

di LA REDAZIONE

NEWS IN
PRIMO PIANO

banner dattILOGRAFIA
NUOVI BANNER - 2 (2000 × 2160 px) (2).jpg
ID CERT (3).jpg
ID CERT (3).jpg
SUCCESSO 1
AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
SUCCESSO 1
BANNER - NUOVA HOME PAGE

GPS 2024 2026

AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
BANNER - NUOVA HOME PAGE

INVIACI IL TUO COMUNICATO

ascuolaogginews@gmail.com

A scuola oggi è un portale che tratta notizie su quanto accade nel mondo scuola. Notizie per docenti di ruolo, docenti di sostegno, docenti precari, personale ATA, educatori, genitori e alunni. Inoltre le sezioni dedicate ai membri offrono servizi aggiuntivi: corsi gratuiti e supporto a quanti richiedono informazioni.

bottom of page