"Istruzione, sanità, sicurezza, contratti, lavoro precario, pensioni, fisco: quello del 29 novembre è uno sciopero che riguarda tutto..."
"Istruzione, sanità, sicurezza, contratti, lavoro precario, pensioni, fisco: quello del 29 novembre è uno sciopero che riguarda tutto il Paese. Lo stiamo sottolineando nei consigli e nelle assemblee che stiamo organizzando in ogni parte d’Italia. Di seguito, le dichiarazioni rilasciate dal Segretario generale della UIL Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, durante gli incontri sui territori.
Il 29 novembre scendiamo nelle piazze d’Italia per lo sciopero generale: sarà uno sciopero del Paese, in cui anche la scuola si fermerà.
Nella Legge di Bilancio – ricorda il Segretario D’Aprile a Potenza durante il Consiglio della Uil Scuola Rua Basilicata – mancano risposte sulla sicurezza delle scuole. Solo il 50% dei 40.000 edifici scolastici italiani è agibile, e il 40% non ha il collaudo statico. Queste strutture, spesso fatiscenti e pericolose, sono frequentate ogni giorno da quasi 10 milioni di persone. Nonostante i segnali di degrado siano evidenti – infiltrazioni, crepe, crolli – continua a prevalere l’inerzia.
Sull’istruzione si persegue strada dei tagli e non c’è un euro destinato all’aumento delle retribuzioni del personale per colmare la loro progressiva perdita di potere d’acquisto.
In questo quadro negativo, addirittura si propongono emendamenti per incentivare le scuole private. Se ci sono fondi disponibili, i finanziamenti devono prioritariamente potenziare prima la scuola statale, nazionale e laica di questo Paese per garantire a tutti lo stesso diritto all’istruzione. Presente anche il segretario regionale UIL Basilicata, Vincenzo Tortorelli.
Legge di Bilancio, aumentare le retribuzioni per restituire dignità e rispetto sociale
La Manovra e’ troppo timida sul fronte investimenti. È una delle rivendicazioni per cui sciopereremo. Il 29 novembre saremo in piazza, con un chiaro messaggio: bisogna investire su retribuzioni, sicurezza e sul riconoscimento sociale del lavoro del personale scolastico, sottolinea Giuseppe D’Aprile, durante il Consiglio della Uil Scuola Campania a Napoli.
È sempre più urgente dare un maggiore riconoscimento sociale per il lavoro svolto dal personale scolastico che può realizzarsi innanzitutto con l’aumento degli stipendi – afferma il Segretario generale della Uil Scuola Rua – Occorre trattare il tema scuola con serietà e investire su chi vi lavora.
In presenza di una Legge di Bilancio, l’ennesima, che non da prospettive di rilancio al sistema paese, noi non ci stiamo. E’ necessaria una manovra che tenga conto dei cambiamenti che sono ormai in atto nel paese. Che definisca in maniera chiara le regole del gioco, mantenendo invariati i principi di universalismo e solidarietà definiti dalla nostra Costituzione, conclude.
Presente all’incontro anche il Segretario generale Uil Campania Giovanni Sgambati.
Oggi a Palermo, durante il consiglio regionale della UIL Scuola Rua Sicilia, abbiamo ribadito con forza le nostre rivendicazioni contro le scelte del Governo contenute nella legge di bilancio. Scelte che, ancora una volta, consideriamo insufficienti per affrontare le questioni aperte del mondo della scuola e che ci vedranno scioperare il prossimo 29 novembre.
Non c’è nulla di politico o ideologico nel chiedere retribuzioni dignitose per il personale della scuola. Rivendicare aumenti di stipendio adeguati e il riconoscimento del valore di chi lavora ogni giorno per garantire un’istruzione di qualità è una questione di giustizia, non di politica.
Chiediamo stipendi adeguati che tengano conto della perdita del 16% del potere d’acquisto. Oggi, chi lavora a scuola è pagato molto meno rispetto ai colleghi europei, una disparità che non può più essere ignorata.
Oggi ricorre la Giornata Nazionale della sicurezza nelle scuole, un tema di cui si parla troppo poco, finendo per confinarlo ai margini dell’agenda politica, come una questione momentanea, da risolvere con misure temporanee. E mentre il Governo continua a stanziare i soliti finanziamenti spot e di breve periodo, i numeri evidenziano l’urgenza di interventi strutturali e duraturi nel tempo: da settembre 2023 ad oggi, si sono verificati 69 crolli in edifici scolastici.
È necessario affrontare il problema delle carenze infrastrutturali che coinvolge tutta la comunità educante. E’ un settore nel quale si intrecciano competenze diversificate. E’ ora di denunciare le inadempienze che possono avere conseguenze serie e concrete e pretendere un maggiore impegno per la sicurezza nelle scuole da parte di tutti attraverso interventi organici e strutturati nel tempo.
Presente all’incontro anche Luisella Lionti, segretaria regionale UIL Sicilia.
Oggi a Milano, ha affermato il sindacato, durante il Consiglio della Uil Scuola Rua Lombardia, abbiamo parlato dello sciopero del prossimo 29 novembre a cui la scuola parteciperà insieme all’intero Paese.
La manovra di bilancio 2024 non lascia spazio a dubbi, non ci sono le risposte alle nostre proposte inserite nelle piattaforme. Questi i motivi alla base delle nostre mobilitazioni: 7 anni di austerità e inflazione che riducono il potere d’acquisto, crescita della precarietà e del lavoro sommerso, rinnovi contrattuali insufficienti con aumenti che coprono solo un terzo dell’inflazione e nessun intervento sulla sicurezza nelle scuole.
Chiediamo un rinnovo contrattuale con aumenti dignitosi e detassati, rivendichiamo che la scuola esca fuori dal patto di stabilità e misure concrete per stabilizzare i precari i cui numeri non hanno eguali.
Il 29 novembre saremo nelle piazze di tutta Italia per far sentire la voce di lavoratrici, lavoratori, pensionati e giovani.
Presenti all’incontro Enrico Vizza e Vincenzo Cesare, rispettivamente segretario generale e segretario organizzativo della UIL Lombardia.
Oggi a Torino, durante il consiglio regionale UIL Scuola Piemonte, abbiamo ricordato che uno degli aspetti più negativi della manovra di bilancio è la totale assenza di misure concrete e strutturali per contrastare la precarietà della scuola. E’ uno dei motivi per cui abbiamo proclamato lo sciopero generale per venerdì 29 novembre.
Il precariato danneggia personale, studenti e alunni: i precari non hanno certezze per il proprio futuro sia dal punto di vista economico che per ciò che riguarda la stabilità del rapporto di lavoro e agli studenti non viene garantita la continuità didattica.
La precarietà nella scuola ha raggiunto livelli inaccettabili. Gli oltre 200 mila supplenti, confermano come il sistema di reclutamento sin qui attuato sia fallimentare. Una situazione insostenibile per un paese come l’Italia, unico – in questo senso – nel panorama europeo.
Le soluzioni per risolvere la piaga del precariato della scuola ci sono e noi le abbiamo fornite da tempo.
Siamo convinti, conclude il sindacato, che questa questione meriti ben altre risposte rispetto a ciò che propone il Governo ed è per questo che il 29 novembre ci asterremo dalle attività lavorative e scenderemo in piazza insieme all’intero Paese.
Presente all’incontro anche Gianni Cortese, segretario generale UIL Piemonte".
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